Alfano su Twitter: "Subito l'omicidio stradale.
Ora basta, lo proporrò al Consiglio dei Ministri"

Alfano su Twitter: "Ora basta, subito l'omicidio stradale"

di Giammarco Oberto
MILANO - Ci voleva un’altra vittima della strada. E ci voleva un altro pirata che si costituisce e poi torna a casa come se nulla fosse. È sull’onda emotiva della cronaca che ieri sera il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha scritto su Twitter: «Ora basta. Omicidio stradale. Lo proporrò subito in Consiglio dei ministri».





La tragedia di Elio Bonavita, il calciatore di 15 anni morto domenica mattina in un’allucinante carambola di auto nel centro di Monza innescata da un suv che non ha dato precedenza e poi si è dileguato, riporta alla ribalta un tema su cui insistono da anni le associazioni delle vittime della strada. Ora sembra la volta buona. Oggi in commissione giustizia al Senato verrà presentato il testo unificato sul reato di omicidio stradale. Il relatore del provvedimento, Giuseppe Cucca del Pd, assicura tempi brevi per l’approvazione dell’Aula: «Ci sarà un’inasprimento di pena» garantisce. «Lavoriamo per inserire il reato di omicidio stradale e dare un segnale preciso - dice il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri - vanno inasprite le pene per l’omissione di soccorso - continua - e la patente va revocata per sempre».



Solo nel 2014 in Italia ci sono stati 1009 episodi di pirateria stradale, con 119 morti e 1224 feriti. Nei primi due mesi del 2015 ci sono già stati 160 episodi con 18 morti e 174 feriti. Elio Bonavita è l’ultimo della serie, morto sulla macchina della mamma che lo stava portando al campo a giocare una partita di calcio. Alla guida del suv pirata, un’Audi Q5 grigia di cui i vigili avevano già recuperato parte dei numeri di targa, c’era il manager 46enne di una multinazionale, residente nella zona. Ieri si è presentato in caserma con il suo avvocato. È stato indagato per omicidio colposo, lesioni e omissione di soccorso. Ha preso il verbale ed è tornato a casa. È per dire basta a casi come questo che oggi davanti alle prefetture di 24 città italiane ci saranno raduni spontanei di cittadini. L’obiettivo è sollecitare l’istituzione del reato di omicidio stradale.




Ultimo aggiornamento: Martedì 24 Marzo 2015, 08:51
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