Dal terrorismo al clima, passando per la Gran Bretagna: gelo al vertice Nato con Trump

Dal terrorismo al clima, passando per la Gran Bretagna: gelo al vertice Nato con Trump

di Alessandra Severini
«Sono stato molto diretto con i membri Nato, finalmente devono contribuire nel modo giusto con la quota giusta rispettando gli obblighi finanziari, ma 23 dei 28 membri Nato ancora non pagano quanto dovrebbero pagare, questo non è giusto per il popolo e per i contribuenti degli Stati Uniti». Così, ieri, Donald Trump all'apertura del vertice Nato a Bruxelles. Accoglienza fredda per il nuovo presidente Usa. Molti i punti di discussione.

Con Trump «abbiamo fatto progressi soprattutto sull'antiterrorismo - è stato il commento del presidente del Consiglio Europeo - ma altre questioni restano aperte, come il clima ed il commercio. E non sono al 100% sicuro che abbiamo una posizione comune sulla Russia, anche se sul conflitto in Ucraina siamo sulla stessa linea». Insomma molte divergenze e su temi decisamente significativi. Tra gli argomenti più complessi, il terrorismo e le spese per la difesa. Il contributo dei Paesi membri della NATO del 2% del proprio PIL per la difesa dell'alleanza, secondo Trump, non è sufficiente rispetto alle crescenti minacce e ai mancati pagamenti da parte di alcuni paesi: «In questa situazione cronicizzata e a fronte delle crescenti minacce, il 2 per cento del Pil è insufficiente a tamponare le lacune in termini di modernizzazione, prontezza e dimensione delle forze».

Difficile anche il confronto con Theresa May. «Chiarirò al presidente Trump che le informazioni di intelligence condivise tra le nostre autorità devono restare al sicuro», ha detto la premier britannica, dopo la pubblicazione dei leak' sull'inchiesta da parte della stampa statunitense. «Se necessario i colpevoli delle fughe di notizie dovranno essere perseguiti col massimo della pena», ha affermato il presidente americano.

Problematica anche la questione clima, su cui i Repubblicani chiedono un passo indietro, in vista del G7 di Taormina. è stato il premier Paolo Gentiloni ieri ad annunciare che Non sarà un confronto semplice. Nella città blindata, dove l'allerta è altissima, i leader delle sette potenze mondiali dovranno cercare un accordo su terrorismo, cambiamenti climatici, immigrazione. Tutti temi, come ha dimostrato il vertice Nato, sui quali i contrasti rimangono forti.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Maggio 2017, 10:01