Le indagini hanno consentito di individuare le gerarchie e gli organigrammi di ben 23 cosche ricomprese nel «mandamento» jonico della Calabria e di identificare i presunti autori di estorsioni, danneggiamenti e infiltrazioni in appalti pubblici e lavori privati. Sono state inoltre individuate nuove cariche e strutture tra loro sovraordinate di cui la ' ndrangheta si è dotata negli ultimi anni.
Dalle indagini dei carabinieri sono emerse anche le modalità di funzionamento di veri e propri «tribunali» competenti a giudicare quegli affiliati sospettati di violazioni delle regole del sodalizio criminale e le procedure da applicare per sanare faide all'interno delle 'ndrine. I particolari dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa, che si terrà alle 10.30 al comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria.
Le intercettazioni
«Lo Stato sono io qua Pè!...Controlla.....La mafia. La mafia originale però, non la scadente». È quanto afferma il figlio di un boss intercettato, secondo quanto diffuso dai carabinieri, nell'ambito dell'indagine che ha portato alla maxi operazione dei militari del Ros e del comando provinciale di Reggio Calabria contro la 'ndrangheta nei confronti di 116 indagati per associazione mafiosa, estorsione, porto e detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, truffa ed altri reati, tutti aggravati dalla finalità di agevolare la 'ndrangheta.
Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Luglio 2017, 10:15
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