Storia di solitudine e di ordinario degrado che, ancora una volta, illumina con i suoi riflettori il quartiere della zona collinare che fu già teatro - nel febbraio del 2014 - della incredibile vicenda di una giovane tenuta segregata in casa per otto anni tra escrementi e rifiuti. In questo caso la vicenda è diversa, ma analogo il suo contesto.
Ricostruiamo dunque quello che è emerso dalle indagini svolte dai carabinieri della stazione Vomero, agli ordini del luogotenente Gaetano Floccher, e dal sopralluogo effettuato nell'abitazione del condominio di via Cilea.
I militari avevano già provato in altre occasioni a bussare all'abitazione della donna: ma la pensionata si era sempre rifiutata di consentire loro l'accesso in casa. A quel punto era stata informata la Procura, che con un decreto emesso dal pubblico ministero Manuela Serpico ha così disposto la perquisizione.
Il lezzo insopportabile che fuoriusciva dall'appartamento, lo stesso che già durante l'estate aveva mosso gli altri condomini a rivolgersi all'Asl e alle forze dell'ordine, aveva indotto i carabinieri a presentarsi anche con personale dell'Asia, oltre agli agenti della polizia municipale.
Di quella anziana donna che viveva rinchiusa in casa e usciva poco tutti sapevano poco o niente. Nubile, senza alcun parente e senza amici: così l'avevano descritta i pochi coinquilini che raramente la vedevano uscire a fare la spesa.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Ottobre 2015, 18:47