Muore annegato, l'urlo della ragazza ​squarcia le tenebre: "È sparito, aiuto"

Muore annegato, urlo della ragazza tra le tenebre: è sparito, aiuto

di ​ Claudia Borsoi
REVINE LAGO - È notte fonda quando l'abitato di Lago viene risvegliato dalla richiesta di aiuto della 17enne. «Ha suonato il campanello - testimonia una donna che risiede in via Carpenè, nelle case vicine alla spiaggetta - ho guardato la sveglia: erano le 3.30. Ho aperto la finestra e una voce concitata mi ha detto: «Sono al Lago». Poi ho notato che la ragazza era inzuppata. Diceva che c'era bisogno di soccorso. Così con il mio compagno siamo usciti e l'abbiamo raggiunta». I due laghesi, insieme alla giovane, si sono fiondati verso la spiaggetta. 

Lei urlava a squarciagola: «Tommaso! Tommaso!» e indicava il punto in cui per l'ultima volta l'aveva visto. «Non si vedeva nulla - testimonia la donna - mi ha detto che non stavano facendo nulla di male, che erano qui solo per vedere il lago». Sono momenti concitati, ma la giovane comunque riesce, ancor prima di chiedere aiuto ai residenti, a chiamare il 118. Il Suem invia a Lago un'ambulanza, l'infermiere soccorre la 17enne in evidente stato di ipotermia, poi arrivano carabinieri e vigili del fuoco. L'area viene illuminata a giorno e scattano le ricerche. Altri residenti si svegliano. Capiscono che è successo qualcosa. Sono ore di angoscia e di speranza. Alle 9.15 il corpo del giovane viene ritrovato, a quel punto l'unico epilogo possibile.
 
Ultimo aggiornamento: Domenica 26 Marzo 2017, 16:22
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