Pc, telefoni, e telecamere: tutti i movimenti
di Giosuè Ruotolo il giorno dell'omicidio

Teresa e Trifone, tutti i movimenti di Giosuè Ruotolo nei suoi pc, telefoni e telecamere

di Cristina Antonutti
PORDENONE - Computer, telefonini e tablet sequestrati a Giosuè Ruotolo, unico sospettato del delitto del palasport, potrebbero indicare dove il futuro finanziere si trovava nel momento in cui Teresa e Trifone venivano giustiziati. Potrebbe contenere tracce che scagionano l’ex coinquilino di Ragone, dimostrando che stava davvero giocando ai videogiochi tra le 19.40 e le 19.50 del 17 marzo. Ma potrebbero anche inchiodarlo.











Ieri il Reparto telematico del Ros ha eseguito ulteriori copie forensi sugli ultimi supporti informatici sequestrati, operazione che proseguirà anche oggi. L’attività di analisi sarà invece delegata separatamente. C’è chi parla di Ruotolo come un esperto di informatica in grado di modificare i dati contenuti nelle memorie dei computer. Ma il suo consulente tecnico, Giuseppe Dezzani, lo esclude: «So che è un referente informatico in caserma, non un tecnico che si occupa di reinstallazione e riparazione».



I SUOI MOVIMENTI CATTURATI DALLE TELECAMERE

Gli elementi a suo carico, raccolti in questi sei mesi, sono rimasti a lungo disgregati: c’era un alibi poco convincente e c’era la sua l’Audi A3 grigia che, agganciata da due telecamere, ha impiegato troppo tempo per percorrere via Interna fino in via Colombo, dove il l’ex coinquilino e commilitone di Trifone abita. A far decollare l’idagine è stato il ritrovamento della pistola nel laghetto, ancora perfettamente funzionante durante le prove di sparo, nonostante fosse rimasta sei mesi in acqua. Certo, manca il movente, ma i chiarimenti che Ruotolo dovrà fornire martedì prossimo sono tanti. A cominciare dal rapporto con Trifone e Teresa...
Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Ottobre 2015, 17:54