Monte Livata, non convince la ricostruzione della madre dei due piccoli: la Procura apre un'inchiesta

Monte Livata, dubbi sulla ricostruzione della madre: aperta un'inchiesta
Per oggi rimarranno in ospedale i fratellini ritrovati ieri sul monte Livata dopo essersi smarriti e aver trascorso la nottata al gelo. Sono ricoverati nei reparti pediatrici del Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Fonti ospedaliere chiariscono comunque che i bambini stanno bene, al di là dei traumi ortopedici segnalati ieri e in corso di trattamento.



«Sono stati momenti veramente drammatici. Il pensiero che due bambini cosi piccoli fossero abbandonati a loro stessi, al buio e al freddo pungente, ci rendeva sì nervosi ma ancora più determinati». Lo dichiara dice uno dei Guardiaparco del Parco regionale dei monti Simbruini, Francesco Iacoella, che a Monte Livata, vicino a Subiaco (Roma), ha partecipato alle ricerche della donna e dei due bimbi scomparsi. La svolta, dopo vaste battute sui monti andate avanti per tutta la notte, c'è stata ieri intorno alle 11,30. «Li chiamavamo per nome - racconta Iacoella - e dopo un pò abbiamo sentito una vocina risponderci. È stato meraviglioso, tutta l'ansia e le paure accumulate nelle ore precedenti, sono di colpo svanite. Abbiamo tirato tutti un sospiro di sollievo. Temevamo il peggio - conclude il Guardiaparco dei Simbruini - invece, grazie a Dio, erano lì. Abbracciati, spaventati, infreddoliti, ma vivi».



La Procura di Tivoli intanto ha aperto un fascicolo sulla vicenda. Per ora il fascicolo non ha ipotesi di reato. Il magistrato, coordinato dal Procuratore capo di Tivoli Luigi De Ficchy, dovrà appurare la dinamica dei fatti e sicuramente risentire sia la donna che i due bimbi, 4 e 5 anni, già ieri ascoltati dai carabinieri.



Il pm punterà a verificare se la donna sia stata costretta a lasciare Manuel, 5 anni, e Nicole, 4 anni, nei pressi di una grotta o se li abbia abbandonati: ovvero se i due piccoli già stanchi e stremati per avere vagato ore non se la sentivano più di camminare o se la donna li abbia lasciati lì contro la loro volontà. In quest'ultimo caso Alexia Canestrari, 35 anni, mamma di Nicole, rischia di finire indagata per abbandono di minore. Altro punto che l'indagine dovrà chiarire è se la donna abbia o meno fatto uso del suo telefono cellulare ripetutamente contattato dal marito Emanuele Tornaboni ma trovato sempre staccato. Dunque attraverso i tabulati si dovrà accertare se la donna abbia usato il telefonino o se sia stata impossibilitata perchè si trovava in una zona isolata. Inoltre il pm dovrà ricostruire i fatti e capire come mai i bambini sono stati trovati a 12 chilometri di distanza dal punto in cui la mattina del 31 dicembre erano partiti con la donna per una passeggiata.



La stessa Canestrari del resto è stata trovata anche lei ad appena due chilometri dal punto dove sono stati poi ritrovati i bimbi.
Ieri i carabinieri hanno ascoltato la donna, il marito, i due bambini, il domestico e anche alcuni amici con i quali la coppia avrebbe dovuto trascorrere il Capodanno. Sicuramente le versioni fornite da Alexia Canestrari, ancora sotto choc, e quelle dei due bimbi dovranno essere riviste e integrate da ulteriori audizioni. I tre sono ancora molto provati dopo le tante ore trascorse al'addiaccio.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Gennaio 2014, 08:16
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