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"Soldati vittime dell'uranio impoverito,
per mio marito soltanto un'indennità"
ABANO TERME - Non c'è risarcimento al mondo che possa compensare una non vita. Né restituire speranze, prospettive e progetti che non hanno mai potuto realizzarsi. L'unico orizzonte rimasto a Gianna Fasolato, 47 anni, moglie di Alessandro Chini, maresciallo dell'Aeronautica colpito dal 1999 da una grave forma leucemica provocata dall'uranio impoverito è solo quello della stanza dove assiste il coniuge 24 ore al giorno. Con tanto amore. Ma con un rimpianto, ogni giorno più grande per una vita portata via da chi sapeva e non ha voluto parlare.
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