Due militari dispersi sul Gran Sasso:
ritrovati morti sotto a un canalone

Due militari morti sul Gran Sasso: "Scivolati in un dirupo"
L'AQUILA - I vigili del fuoco hanno ritrovato i corpi privi di vita dei due alpini pugliesi dispersi sul Gran Sasso, versante Teramano. Le vittime sono Massimiliano Cassa, 29 anni, originario di Bari, e Giovanni De Giorgi, 26 anni, originario di Galatina (Lecce). Le operazioni di recupero con l'impiego anche di squadre cinofile e Tas (Topografia applicata al soccorso). Tre elicotteri - del 118, forestale e vigili del fuoco - hanno allestito un campo base a Campo Imperatore. I due militari pugliesi, di Bari e di Lecce, avevano 26 e 30 anni.



Tre elicotteri - del 118, forestale e vigili del fuoco - hanno allestito un campo base a Campo Imperatore. I due militari di stanza a L'Aquila si erano persi ieri durante una escursione sul Corno Grande, la cima più alta del Gran Sasso, in Abruzzo. Lo fa sapere il Soccorso Alpino regionale. I due escursionisti tra la neve e il ghiaccio presenti sulla cima del Corno sono stati sorpresi dal maltempo e dalla fitta nebbia. Sono scivolati in un dirupo per circa 200 metri dalla via Normale direzione Valle dei Ginepri. Pare, inoltre, che non fossero dotati di ramponi



FORTE VENTO OSTACOLA RECUPERO Il forte vento sta rallentando le operazioni di recupero delle salme dei due giovani alpini morti sul Gran Sasso dopo essere scivolati e caduti per qualche centinaio di metri durante un'escursione. Le squadre di soccorso a terra hanno predisposto i corpi per l'imbarco sull'elicottero, ma il forte vento impedisce l'uso del verricello. I soccorritori stanno cercando di abbassarsi di quota per esporre meno il velivolo del 118 e procedere all'imbarco, quando le condizioni meteo lo consentiranno.



Alle prime luci della mattinata è stato fatto decollare l'elicottero del Corpo Forestale dello Stato da Rieti, un AB 412, che ha portato in quota le squadre di soccorso per un avvicinamento alla zona di ricerca. Dopo un prima ricognizione, sono stati individuati i corpi esanimi dei due Alpini. Sono in corso le indagini per capire i motivi del decesso: la pista più accreditata è che i due giovani siano scivolati su una lastra di ghiaccio e siano precipitati per oltre trecento metri. Fatale l'impatto con le rocce. In località Campo Imperatore, fin dai primi momenti, è stato presente il Comandate della caserma degli Alpini dell'Aquila. In mattinata sono giunti dalla Puglia i familiari dei giovani Alpini. Tutte le operazioni di ricerca e recupero sono state coordinate dalla Prefettura dell'Aquila, che si è avvalsa del Soccorso alpino della Forestale, del corpo Nazionale de Soccorso Alpino e Speleologico, Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e del Vigili del fuoco.
Ultimo aggiornamento: Sabato 15 Novembre 2014, 15:04