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Temeva la seconda bocciatura, ventunenne si impicca nel bosco
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MESTRE - Frequentava un liceo di Mestre, e temeva di essere bocciato. Pare che non fosse la prima volta che subiva un risultato negativo a scuola. Probabilmente è anche per questo che ieri mattina ha spedito un messaggio alla fidanzata, ha preso una corda acquistata nel negozio vicino a casa, e si è impiccato in un bosco di città. Ha pianificato così il suo ultimo giorno, con drammatica lucidità, il ventenne di Mestre che si è tolto la vita ieri mattina nell'area verde di via Forte Gazzera, di fronte al campo da calcio, a lato di un sentiero che lo collega alla pista ciclabile. A trovare il corpo, poco prima delle 13, un ragazzo della zona che dopo averlo notato ha avvisato immediatamente le autorità.
Le ipotesi su cui si concentrano gli inquirenti portano alla depressione alimentata dalle difficoltà scolastiche. Un male oscuro che, nonostante gli sforzi di chi gli stava vicino, non è riuscito a vincere. Ieri mattina, quindi, ha preso la sua bicicletta ed è andato in un negozio per comprare la corda. Quella stessa corda che, poi, avrebbe stretto con un cappio attorno alla gola.
L'unico messaggio d'addio è quello mandato alla fidanzata. «Vivi, non seguire il mio esempio», ha scritto sul telefonino. Poi, fissata la corda all'albero, si è lasciato andare.
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