Meriam libera, è arrivata in Italia a Roma
la sudanese cristiana condannata a morte

Meriam libera, la fine dell'incubo per la mamma sudanese. Renzi la accoglie a Ciampino: "Un giorno di festa"

di Stefania Cigarini
ROMA - Da Papa Francesco ha ricevuto un “grazie per la testimonianza di fede cristiana costante, quasi eroica”. questa la fotografia pi bella a conclusione della triste e terribile vicenda di Meriam, la 26enne cristiana condannata a morte in Sudan per apostasia, ovvero per abbandono volontario di quella che sarebbe la religione ufficiale in questo caso l'Islam, e secondo una interpretazione estremamente restrittiva, non cos comune nel mondo musulmano.







Meriam è arrivata in Vaticano ieri verso le 13 ed è stata ricevuta a Santa Marta, residenza popolare scelta dal papa, insieme al marito Daniel Wani, disabile e ai figli Martin, di un anno e mezzo, e Maya, partorita in catene quando la donna era detenuta in carcere a Karthoum, il 27 maggio scorso: Con l'unica certezza, allora, che le sarebbero toccate cento frustate e poi la morte. Il colloquio con il Papa, definito dal portavoce vaticano “affettuoso”, è durato circa mezz'ora.



Per la positiva soluzione del caso sono contate le pressioni internazionali, l'impegno della onlus umanitaria Italians for Darfur e l'intervento del Governo italiano con lo speciale interessamento del viceministro degli Esteri, Lapo Pistelli. È stato lui - in una sorta di blitz - a prelevare e accompagnare in Italia Meriam e la famiglia. All'aeroporto di Ciampino, alle porte di Roma, c'erano ad attenderli il premier Renzi - «Oggi è un giorno di gioia» - la moglie Agnese e il ministro degli Esteri, Federica Mogherini. A Roma meriem e la famiglia resteranno qualche giorno per poi ripartire alla volta degli Stati Uniti, la meta della nuova vita, che avevano già deciso di raggiungere subito la scarcerazione della donne. Finendo nuovamente arrestati.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Luglio 2014, 08:28
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