"Martina Rossi fuggiva da uno stupro: non si gettò dal balcone volontariamente"

"Martina fuggiva da uno stupro: non si lanciò da balcone dell'hotel"
In molti ricorderanno la vicenda legata alla morte di Martina Rossi, la studentessa che cinque anni fa, era il 3 agosto 2011, precipitò dal balcone di un albergo di Palma de Maiorca durante una vacanza.

Secondo la prima ricostruzione dei fatti comunicata dalla polizia spagnola, Martina sarebbe caduta dal balcone sotto l'effetto di droga: ma questa versione non convinceva i suoi genitori, Bruno e Franca che dopo mille battaglie, riuscirono a far riaprire le indagini nel 2012.

Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, due ragazzi di 20 anni conosciuti da Martina sull'isola Baleare, vennero convocati dagli inquirenti in qualità di testimoni: all'interno della stanza dell'interrogatorio, però, i poliziotti avevano installato numerose microspie che hanno registrato alcune compremettenti confessioni fatte dai giovani circa un presunto tentativo di violenza sessuale.

I due vennero indagati per omicidio colposo, omissione di soccorso e tentata violenza sessuale: secondo l'accusa Martina Rossi avrebbe tentato di sfuggire allo stupro, passando da un balcone all'altro delle stanze dell'hotel, ma qualcosa sarebbe andato storto e, perdendo l'equilibro, sarebbe precipitata nel cortile morendo.

Il padre di Martina, Bruno, si è sfogato a 'Repubblica': "Non poteva essere stato un incidente, no. Adesso anche la polizia è convinta che sei morta a vent'anni cercando i fuggire a una violenza", ha ammesso.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Dicembre 2016, 12:03
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