Gemelli nati in Ucraina da "madre surrogata":
il Tribunale dà ragione ad una coppia italiana

Gemelli nati da 'madre surrogata': Tribunale dice sì a una coppia
Partiti da casa senza figli tornarono da Kiev con una coppia di gemelli con tanto di certificato di nascita. All'aeroporto di Fiumicino, però, qualcosa non convinse la polizia di frontiera e così, tra mezze verità e qualche bugia, emerse che i due, una coppia di Lucca, era stata in Ucraina dove i bimbi erano nati con una maternità 'surrogata'.

La procura in un primo momento aveva proposto un provvedimento per l'adottabilità dei bambini (un maschio e una femmina). Diversa è stata la decisione del tribunale dei minori di Firenze, dove la pratica era arrivata da Roma per competenza: l'uomo era davvero il padre biologico dei gemelli, alla moglie è stata riconosciuta la maternità 'sociale'.

La storia, anticipata oggi sulle pagine de Il Tirreno, è stata confermata dal presidente del tribunale di Firenze, Laura Laera: «l'accertamento del dna ha dimostrato che l'uomo era davvero il padre biologico» mentre le successive indagini «hanno confermato che non sussisteva lo stato di abbandono dei piccoli». Secondo quanto spiegato dalla presidente, si tratta di vicende (a Firenze c'era stato anche un altro caso) che in parte contrastano con l'ordinamento giuridico italiano: in Ucraina la maternità surrogata è consentita se fatta con almeno il 50% del patrimonio genetico di uno dei genitori. In Italia vi sono altre soluzioni giuridiche e una è la maternità, o la paternità, 'sociale'.

Altra strada prenderà la denuncia della coppia lucchese per falsificazione di documenti e alterazione di stato civile, ma normalmente, «in altri casi, i giudici penali hanno prosciolto» gli imputati. «Noi comunque dobbiamo avere una visione diversa - conclude la presidente Laera - ed è sempre il bene del bambino. In questo caso non c'erano dubbi». 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Febbraio 2016, 15:25
© RIPRODUZIONE RISERVATA