La Caritas parrocchiale infatti, costituitasi dopo la scomparsa della Pia Associazione San Vincenzo De Paoli dall'arrivo del nuovo arciprete era sempre rappresentata da don Sinigaglia, che aveva demandato ai laici solo mansioni esecutive, riservando a sè decisioni, firme e rappresentanza legale. L'ex parroco è svanito nel nulla: molto probabilmente si è trasferito nella zona di Valle San Giorgio, da dove proviene la sua famiglia e dove hanno una piccola proprietà. Un amico d'infanzia che vuole mantenere l'anonimato dice «gli ho mandato un messaggio di vicinanza e solidarietà umana, al quale mi ha risposto con uno stringato ringraziamento; davvero non capisco cosa sia capitato a Lucio».
Il sacerdote era arrivato a Legnaro, proveniente da Torreglia, solo due anni fa, dopo che la parrocchia era stata guidata per quasi 14 anni da don Luciano Forte e prima di lui da don Marcello Callegaro. Anche nella località ai piedi dei colli don Sinigaglia aveva vissuto un po’ sopra le righe, con una cura quasi maniacale della forma fisica, abitudini che poi aveva mantenuto anche nella nuova destinazione. «Quando ci trovavamo per qualche cena mangiava come un uccellino, perché non voleva mettere su pancia» ricorda con simpatia il sindaco di Legnaro Giovanni Bettini, che continua a non capacitarsi di tutta la vicenda.
Le "ossessioni" di don Lucio, il parroco da 15 milioni di euro scomparso nel nulla
Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Domenica 6 dicembre 2015
Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Dicembre 2015, 09:20