Loris, il racconto choc di Veronica: "Andrea teneva fermo il piccolo e io ho preso le fascette"

Loris, Veronica: "Andrea lo teneva fermo e io ho preso le fascette"

di Alessia Strinati
Il racconto di Veronica Panarello, la mamma di Loris Stival, accusata dell'omicidio del figlio, sugli incontri con il suocero sono sempre più dettagliati. La donna ha descritto già i particolari, ma spuntano i primi dettagli anche sulla morte del piccolo legata proprio agli incontri sessuali con Andrea Stival, come riporta Giallo.

«Andrea e Loris erano in cameretta. Il bambino ripeteva che avrebbe chiamato papà e glielo avrebbe detto. Loris era agitato e mio suocero mi disse di prendere qualcosa per tenerlo fermo. Andai nello sgabuzzino, prelevai la prima cosa che vidi: le fascette. Ne prelevai una o due e le porta in cameretta e mentre mio suocero teneva Loris per le spalle unendogli i polsi, io li bloccai con una fascetta, Loris scalciava ma senza gridare». Queste le parole di Veronica durante l'interrogatorio, nel quale ha ammesso di aver messo lei le fascette intorno alle mani del bambino.

Poi ribadisce però che a ucciderlo è stato Andrea: «Vidi Loris e mio suocero davanti alla cassettiera. Quest’ultimo, allungando la mano, stava prelevando un cavetto Usb, di colore grigio, riposto sulla scrivania. Impietrita, vidi che Andrea avvolse quel cavo attorno al collo del bambino e lo strinse. Resami conto che Loris non respirava cercai prima di spingere Andrea per indurlo a desistere e poi andai nello sgabuzzino per prendere la forbice nella cassetta degli attrezzi e tagliare le fascette così saremmo stati in due a poter affrontare Andrea. Ritornata in cameretta, vidi che Andrea continuava a stringere il cavo attorno al collo del bambino. Loris al mio arrivo era fermo, poi cadde al suolo esanime (…) Volevo chiamare qualcuno per chiedere soccorso ma sono riuscita soltanto per due volte a digitare il numero, fin quando mio suocero mi ha fatto desistere dicendomi che nessuno mi avrebbe creduto (…) Andrea mi disse che occorreva togliere al bambino le mutandine e i pantaloni (…)».

Poi racconta i dettagli degli incontri sessuali con il suocero: «Ho una relazione extraconiugale con mio suocero sin da quando mia cognata Jessica Stival, a seguito di una lite con il padre, è andata via di casa e lui è rimasto da solo. Mio suocero cominciò a frequentare casa mia con assiduità verso maggio 2014, soprattutto nelle ore di pranzo e cena. Presto mio suocero iniziò ad avere un atteggiamento di attenzione verso di me; mi faceva dei complimenti relativi al mio fisico, anche nelle occasioni in cui ci recavamo al mare, seppur in compagnia di mio marito e della compagna dell’epoca, ma non in loro presenza; mi rendeva partecipe della sue faccende, chiedeva che dovevo essere io a recarmi in casa sua per effettuare le pulizie».

 
Ultimo aggiornamento: Sabato 19 Marzo 2016, 16:35
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