Strage Erasmus, Laura ha aperto gli occhi:
ha sorriso alla mamma e riconosciuto il papà

Strage Erasmus, Laura ha aperto gli occhi e ha sorriso alla mamma
Martedì pomeriggio alle tre, dopo 10 giorni di buio, si è svegliata, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Barcellona. Dal Santa Creu e San Pau, l’annuncio al Corriere della Sera del fratello Lorenzo: “Mia sorella Laura si è finalmente svegliata, ha aperto gli occhi - ha detto - prima ha fatto un sorriso a mamma che era accanto al letto, poi ha mosso la testa per far capire che riconosceva anche papà. Poi ha detto pure qualche parola, non l’abbiamo capita ma non fa niente, va bene così. È stato un grandissimo giorno per noi”.
 


Laura Ferrari, 23 anni, di Modena, faceva parte della comitiva di studenti Erasmus che tornava in pullman da Valencia a Barcellona domenica 20 marzo all’alba: poi la strage, col pullman che ha sbandato sull’autostrada per Tarragona (13 morti e 34 feriti, tra le vittime sette studentesse italiane). Laura ce l’ha fatta, seppur con le vertebre del collo fratturate, ed è rimasta in coma farmacologico fino a martedì, quando i medici hanno tolto il respiratore e sospeso i farmaci per vedere la reazione del suo corpo.

“Per la prima volta è tornata a respirare autonomamente - ha detto il fratello - progressi enormi rispetto a Pasqua quando aveva solo mosso le palpebre. Ora non è più in pericolo di vita”. Intanto altri due ragazzi italiani rimasti feriti sono stati dimessi e resteranno in Spagna a finire il loro progetto Erasmus: l’inchiesta sull’incidente però fa fatica ad andare avanti, con l’autista 63enne ancora ricoverato in terapia intensiva.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Marzo 2016, 10:06
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