Veronica morta di ernia, a giudizio
il chirurgo che la operò in ritardo

Veronica morta di ernia, a giudizio il chirurgo che la operò in ritardo
Un chirurgo dell'ospedale di Latisana (Udine), G. C., di 59 anni, è stato rinviato oggi a giudizio dal gup di Udine con l'accusa di omicidio colposo per la morte di Veronica Surian (14), di San Michele al Tagliamento.







La ragazzina era deceduta l'8 gennaio 2014 in ospedale a Udine, trasferita d'urgenza da Latisana, dove era stata ricoverata il 2 gennaio per forti dolori addominali. Secondo l'accusa il chirurgo, che quel giorno era di guardia, avrebbe formulato una diagnosi errata di «sindrome gastroenterica» ed esclusione di patologie chirurgiche, mantenendola ferma nonostante il peggioramento del quadro clinico della giovane.



Affetta da un'ernia di Bochdalek al diaframma, una malformazione congenita rimasta latente fino a quel momento, la ragazza venne portata in sala operatoria solo dopo le 21.30, con un ritardo quantificato dalla Procura in quattro ore, ed entrò in arresto cardiocircolatorio. Secondo l'accusa un tempestivo intervento chirurgico, programmato alle 18, quando il medico la visitò per la prima volta, avrebbe potuto salvarle la vita.



Il processo comincerà il 12 febbraio 2016.
I familiari della ragazza, padre, madre e fratello, erano in aula come persone offese. Allo stato non si sono costituiti parte civile.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Giugno 2015, 11:40