Miriana, l'ultimo post prima dello schianto:
"Voglio essere felice da fare schifo" -Foto

"Voglio essere felice da fare schifo", poi il dramma di Miriana
Voleva essere «felice da fare schifo» Miriana, la ragazza che ha perso la vita nell’incidente di Lizzano in cui è rimasto gravemente ferito anche un bambino di due anni, figlio della donna che era alla guida.
Era energica, piena di interessi e circondata da amici che le volevano bene. È questo ciò che traspare dai saluti che, a centinaia, le sono stati rivolti sul profilo facebook.
Miriana Mele era una ragazza conosciuta in paese, così come la sua famiglia. Lei, appassionata di make up ed estetica, si dava da fare arrotondando anche con qualche lavoretto qua e là. Ma per descrivere questa ennesima vita spezzata su quella strada che ha visto morire tanti altri giovani negli ultimi anni, basta soffermarsi sulle parole dei suoi amici.
«Non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo. Ti voglio bene amore mio», le scrive un’amica e come lei, tante altre.
Tra loro, le ex compagne di classe. «Sono sconvolta – scrive una ragazza - anzi, siamo tutti sconvolti da questa notizia. Sapete queste cose non sono mai facili, una vita interrotta a 19 anni. Non sono cose che dovrebbero accadere.  Eri una persona solare, sempre sorridente, amichevole e determinata, ricordo ancora la tua risata, contagiosa. Finivi a far ridere tutta la classe! Eri così piena di vita! È inaccettabile che da un giorno all'altro tu te ne vada. Mi dispiace davvero tanto! Vola in cielo tesoro mio, rimarrai per sempre nei nostri cuori, con i ricordi più belli! Ti voglio un gran bene!».
 


Il profilo facebook di Miriana diventa presto un vero e proprio album fotografico. In tanti, la ricordano pubblicando immagini di vita insieme a lei. «Un brindisi per te vita mia anche se ci hai lasciato così presto. Veglia su di noi. Ci manchi da morire», è il commento ad una foto che la ritrae felice durante una cena.
«E poi in un giorno di tanta tranquillità apri facebook e ti vedi notizie e post su un profilo di un amica negativi. Ti sconvolge la giornata. Ancora non riesco a credere a quello che ti è successo. Non riesco a non pensarci. Siamo state compagne di banco e amiche per due anni a scuola. Ricordo le nostre risate e quel bene che ci volevamo. Purtroppo poi non ci siamo più viste e di questo mi dispiace. Non ci vedremo mai più. Sei stata una ragazza speciale dolce e sempre con il sorriso sulle labbra. Mi mancherai e ti abbraccio mia piccola. Ti voglio bene davvero», è il ricordo della compagna di banco.
La comunità di Lizzano non è solo sconvolta. E’ arrabbiata. Due giovani vite perse, quasi nelle stesse ore, per due odiosi e insopportabili cause: un beffardo e assurdo incidente stradale e una innaturale malattia. E in due raggiungevano appena 23 anni. Così la comunità di Lizzano deve metabolizzare due lutti. Quello della piccolissima Sofia, strappata alla sua famiglia dopo solo quattro anni, per una malattia; l’altro di Miriana, finita sulla strada di ritorno dopo una serata in pizzeria.
L’incredibile notizia della morte di Sofia si era appena diffusa in paese quando, nella tarda serata è giunta l’altra tragedia che ha stroncato la vita della diciannovenne Miriana. Come sempre accade quando a perdere la vita sono giovanissimi, la prima piazza ad esprimere il dolore è quella virtuale. Su Facebook i volti delle due vittime fanno il giro della rete con le strazianti frasi di incredulità e di rabbia di chi le ha conosciute. Così il saluto di «Lizzano del cuore», la vetrina Facebook dei lizzanesi: «Ciao piccola Sofia, rimarrà per sempre il tuo sguardo, il tuo essere, il tuo sorriso nella nostra mente nel nostro cuore. Mancherai non solo alla tua famiglia ma anche a tutti coloro i quali nella tua pur breve esistenza ti hanno conosciuta e amata, Ciao Piccola».
Fa impressione, infine, scorrere il profilo Facebook della diciannovenne scomparsa e trovare il suo ultimo post che stride con l'attualità: «Voglio essere felice da fare schifo», scriveva Miriana.
Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Aprile 2016, 16:55
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