Riapre il bar di Budrio, la moglie del barista ucciso: "Ricominciare è dura, l'ho fatto per lui"

Riapre il bar di Budrio, la moglie del barista ucciso: "Ricominciare è dura, l'ho fatto per lui"
Riapre, a Riccardina di Budrio, il bar 'Gallò, il locale dove lo scorso primo aprile è stato ucciso il 52enne Davide Fabbri, nel corso di un tentativo di rapina. Per quell'omicidio e per quello successivo di un altro uomo, la guardia ecologica Valerio Verri a Portomaggiore, è ricercato, da giorni, Igor Vaclavic. A undici giorni dalla morte del suo proprietario, il bar della cittadina emiliana rialza le serrande. Fuori un lenzuolo in cui si chiede 'giustizià, sul bancone le fotografie del barista ucciso a colpi di arma da fuoco.
«Ricominciare è dura. L'ho fatto per lui - racconta alle televisioni accorse a Budrio la moglie dell'uomo, Maria Sirica - più che altro per lui: se era per me non avrei avuto voglia di andare avanti ma l'ho fatto per lui».
Quanto alle ricerche dell'omicida, che vedono impegnati centinaia di uomini delle forze dell'ordine, «ho fiducia in chi sta cercando l'assassino - argomenta alle tv la vedova di Fabbri perché nessuno passi quello che sto passando io. Le persone che volevano bene a mio marito mi danno la forza». Di quegli attimi, «mi ricordo tutto perché tutte le sere non riesco a dormire, non ce la faccio. Io rivedo tutta la scena che ho vissuto, rivedo che mi puntava la pistola vicino. Una cosa brutta, brutta, che non auguro a nessuno. Quando mi ha puntato la pistola - conclude la donna - speravo che ammazzasse anche me, perché non è vita questa senza mio marito».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Aprile 2017, 12:50
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