Jo Cox, i tweet choc dei politici
italiani che gridano al complotto

Jo Cox, i tweet choc dei politici italiani che gridano al complotto
In Italia, ultimamente, siamo sempre più maestri del complottismo. E se di fronte a eventi tragici la politica di ogni paese colpito si ferma, da noi non esitiamo a dire la nostra a tutti i costi.

Altro che classe politica inadeguata: chi siede in Parlamento è davvero il degno rappresentante del popolo. Pensate, ad esempio, agli attacchi di Parigi del 13 novembre scorso: Marine Le Pen, che poteva far leva sull'onda emotiva, decise di interrompere la campagna elettorale, mentre in Italia i politici di diversi schieramenti passarono interi giorni a inveire contro l'Islam e l'immigrazione.

Dopo la tragica uccisione della deputata laburista ed europeista Jo Cox, avvenuta ieri, anche la campagna di Brexit, a una settimana dal voto, è stata interrotta sia dalla fazione 'Leave', sia da quella 'Remain'. Da noi, invece, qualcuno ha pensato bene di attirare l'attenzione con tweet choc e impregnati di complottismo.

Uno di questi è Bartolomeo Pepe, senatore napoletano eletto con il M5S, poi espulso e, dopo un periodo di nomadismo parlamentare, finito nel gruppo Grandi Autonomie e Libertà. Questo è stato il commento, su Twitter, all'assassinio della politica inglese, con tanto di iniziale del cognome sbagliata nell'hashtag:
 


Inevitabili le dure reazioni degli utenti sul web. L'onorevole Pepe a questo punto prova a spiegare le proprie ragioni, ma la toppa sembra peggio del buco. Secondo il senatore, infatti, si tratterebbe di un'uccisione decisa a tavolino per ribaltare le sorti del referendum britannico, in quanto secondo i sondaggi i pro-Brexit sarebbero ampiamente in testa. E lo ha ampiamente chiarito anche in un'intervista a L'Espresso: «Mi chiedo semplicemente se dietro questo ignobile omicidio non ci siano dietro interessi occulti e spregiudicati».
 

 


Il senatore Pepe non è assolutamente nuovo alla diffusioni di teorie complottiste. Solo pochi giorni fa, su Facebook aveva sostenuto che il ferimento del carabiniere Giuseppe Giangrande da parte di Luigi Preiti non poteva avvenire senza la complicità di una terza persona. Nulla, comunque, in confronto a quanto dichiarato in queste ultime ore su Jo Cox.



Sulla stessa lunghezza d'onda di Pepe, riguardo all'omicidio di Jo Cox, c'è anche Claudio Borghi, consigliere regionale in Toscana e responsabile del dipartimento economia della Lega Nord. Borghi condanna le indiscrezioni sul grido 'Britain First' del presunto omicida, e invita anche a non identificare i movimenti euroscettici britannici con il partito di estrema destra, anche se in tema di Brexit il pensiero è condiviso. Quando qualcuno si dimostra in disaccordo con lui, il leghista si sfoga così su Twitter:
 

 

 

 

 

 


Dulcis in fundo, anche Daniele Capezzone condivide le idee di Pepe e Borghi sulla strumentalizzazione dell'omicidio.
 

Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Giugno 2016, 17:29
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