Ismaele, sgozzato a 17 anni. La mamma:
"Ma quale perdono, voglio giustizia" -Foto

"Ma quale perdono, prima voglio giustizia per Ismaele"
​«Permettetemi di dubitare sulla genuinità delle parole di chi ha ucciso mio figlio. Ma come si fa a dire che la situazione gli è scappata di mano? Tutte le prove raccolte fanno pensare a un delitto premeditato. Per un motivo assurdo, poi. Quanto alle scuse, questo non è certo il momento del perdono. Questo è il momento di chiedere una pena certa». È quanto afferma in un colloquio con la Stampa Debora Lulli, la mamma di Ismaele, il 17enne sgozzato nei boschi di Sant'Angelo in Vado, nel pesarese.



La donna sottolinea come niente potrà mai restituire «il sorriso, la bontà e la generosità di mio figlio ma io spero in una giustizia divina e in una giustizia terrena». «Che brutta fine hanno fatto i suoi sogni. Mio figlio mi aveva detto che da settembre si sarebbe messo a studiare sodo: voleva diventare chef, oppure carabiniere. Gli piacevano tutte e due le cose, ancora non aveva deciso».



«Io glielo dicevo - continua la mamma - di stare attento alle amicizie ma lui mi rassicurava 'non ti preoccupare, frequento bravi ragazzi', eppure io insistevo nel ricordargli che non ci si può mai fidare fino in fondo di nessuno».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Luglio 2015, 13:02
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