In Romania per riprendersi la ex
pensionato ucciso a botte: è giallo

In Romania per riprendersi la ex pensionato ucciso a botte: è giallo

di Antonio Vuolo
ASCEA - Sarebbe stato ammazzato, a suon di botte, nella notte tra sabato e domenica in Romania. Il movente? Motivi sentimentali o, forse, una questione di soldi. La vittima è Antonino Sessa, 65enne originario di Piano di Sorrento e residente ormai da anni ad Ascea. L’uomo si era recato probabilmente a Vama, nel distretto di Suceava, per convincere una donna del posto, con cui avrebbe avuto una relazione quando lei era in Italia, a ritornare con lui. Qualcosa però non è andata nel verso giusto tra sabato e domenica, quando il pensionato italiano, giunto nel piccolo paese romeno, sarebbe stato colpito dall’attuale compagno della donna e, quindi, deceduto a seguito delle lesioni provocategli dall’uomo. Potrebbe essere stata letale la caduta causata dai colpi inferti dall’attuale fidanzato della donna, Revelino Plesa, che è stato fermato subito dopo l’accaduto e sottoposto agli arresti domiciliari dal Tribunale di Suceava per un mese, in attesa che si faccia maggiore chiarezza su quanto verificatosi a Vama.

Toccherà ora alle autorità romene fare, infatti, piena luce sulla morte di Antonino Sessa, ex impiegato comunale a Roma e da diverso tempo residente nel comune cilentano di Ascea. Nelle prossime ore, anche la figlia, che al momento della tragedia si trovava a Roma per motivi di studio, volerà in Romania con il legale di fiducia della famiglia, Gianluca D’Aiuto, per essere ascoltata dal magistrato. «La vicenda presenta ancora diversi punti poco chiari – precisa l’avvocato D’Aiuto – e stiamo in contatto con l’Ambasciata italiana per conoscere ulteriori sviluppi». Secondo quanto riferito anche da alcuni media romeni, l’uomo era giunto a Vama per convincere la donna a rientrare con lui nel Cilento. Si sarebbe così presentato dinanzi all’abitazione della donna, in stato di ebbrezza, e l’avrebbe minacciata, forse anche colpita, nel tentativo di convincerla a tornare ad Ascea. A quel punto, l’attuale compagno della donna, che era in casa con lei, l’avrebbe colpito, facendolo cadere e causandogli così le lesioni che l’hanno portato alla morte.

Un quadro che però non convince la famiglia della vittima. «Non crediamo assolutamente a questa ipotesi, anche perché il signor Sessa non beveva assolutamente. – aggiunge l’avvocato Gianluca D’Aiuto – Inoltre, pare che il mio assistito avesse prestato più volte dei soldi a questa donna romena, per cui non possiamo escludere che possa essere andato lì per risolvere questa vicenda e che gli sia stata fatta un’imboscata. In ogni caso, ribadisco che il quadro è ancora poco chiaro per fare delle ipotesi più dettagliate». Intanto, sul corpo del 65enne è stata eseguita anche l’autopsia. La causa del decesso potrà aiutare gli inquirenti a ricostruire la circostanza in cui è maturata la tragedia. Lo stesso fascicolo d’indagine dovrebbe arrivare a breve per rogatoria anche alla Procura di Roma. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Ottobre 2016, 14:32
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