"Il disegno è di cattivo gusto", il liceo lo cancella: è polemica. La scuola: questione estetica e non morale

"Il disegno è di cattivo gusto", il liceo lo cancella: è polemica. La scuola: questione estetica e non morale
Il caso sta facendo molto discutere e ha sollevato le polemiche degli studenti e di diversi docenti del Liceo artitistico di Lecce dove il graffito di un minotauro realizzato da uno studente street artist è stato cancellato perché ritenuto non in linea con l'estetica dell'istituto. Il minotauro, opera di Franco Matteo (in arte Frank le faune) realizzato durante la giornata dell'arte, ritraeva infatti anche i genitali della creatura mitologica. Ma ora al suo posto c'è una mano di calce.
A denunciare il fatto è stato un altro studente: «L'opera simboleggia la ribellione e il malessere di una generazione sempre più oppressa e stereotipata, quella dei giovani», scrive Andrea Pheet, che per primo ha lanciato l'allarme prendendosela con la scuola che ha ritenuto l'opera volgare e dopo aver chiesto all'artista di rimuoverla - spiega ancora il post - alla fine l'ha cancellata. «Oggi, il lavoro è stato completamente cancellato - conclude Andrea Pheet - e nel cuore degli studenti si è sviluppato un sentimento di rabbia verso un'istituzione che invece di promuovere il lavoro di un ragazzo un po' "fuori dagli schemi" lo censura».

Da parte sua anche l'artista ha spiegato il caso: «Sono lusingato che questo sia diventato un fenomeno mediatico - ha commentato su Facebook - e che abbia coinvolto e toccato molte persone, perché è giusto che sia così, ma fino ad ora non mi sono espresso pubblicamente se non all'interno della scuola. Questo è lo stesso muro a due giorni di distanza, mi sento solo di dire che questo atto è sintomo di qualcosa di sbagliato, da parte di chi crede di poter comandare l'arte a proprio piacimento e a seconda del proprio "buon gusto"».
Il caso del “murales cancellato” ha suscitato molte reazioni mentre sulla parete è ora comparsa una foto del David di Michelangelo con una X rossa sui genitali.   

La preside dell'istutito, Tiziana Rucco, però non ci sta a vedere la scuola bollata di moralismo: «Non è una questione di pudore - spiega la dirigente -, anche perché all'interno abbiamo diverse opere che presentano dei nudi, ma piuttosto una questione di estetica e di opportunità, visto che l'opera si trovava all'ingresso dell'istituto che rappresenta un po' il nostro biglietto da visita».
 
Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Maggio 2016, 19:25
© RIPRODUZIONE RISERVATA