I vicini: "Vecchi dissapori con il fratello,
la lite per un filo del bucato"

I vicini: "Lite per un filo del bucato. Tra le vittime il fratello, la cognata e un vicino
All'origine della sparatoria di oggi pomeriggio a Secondigliano, a Napoli, vi sarebbe una lite per un filo steso per il bucato, innestato su vecchi dissapori per questioni di interesse tra Giulio Murolo, l'uomo che ha fatto fuoco, e il fratello. Lo si apprende sul posto dal racconto dei vicini di casa di Giulio Murolo.



I NOMI DELLE VITTIME, SEI I FERITI Prima vittima del raptus omicida dell'infermiere Giulio Murolo - secondo la ricostruzione resa nota dal questore Guido Marino - è stata la cognata, Concetta Uliano, 51 anni, poi è stato colpito il fratello, Luigi Murolo, 52 anni. La prima parte della carneficina si è svolta all'interno della palazzina a due piani in via Miano. Poi l'infermiere, cacciatore e titolare di una licenza di tiro a segno, si è spostato sul balcone ed ha cominciato - secondo le parole del questore di Napoli - «il tiro al bersaglio su chiunque si muovesse». Sono caduti così il tenente della polizia municipale Francesco Bruner, 60 anni, che stava soccorrendo un collega ferito, e un fioraio, Luigi Cantone, 59 anni, che era alla guida di uno scooter.



Sei, e non cinque come si era appreso finora, i feriti.
Il più grave è un agente della polizia municipale, che stava provando a fermare il traffico per proteggere i passanti dal fuoco dei proiettili ed è stato colpito alla gola: per lui, ricoverato in rianimazione, la prognosi riservata. Nessuno degli altri feriti è in pericolo di vita. Si tratta di due agenti di polizia e di un carabiniere che - riparato dietro una macchina - cercava di rispondere al fuoco ed è stato ferito a una mano. Coinvolti infine due passanti, un uomo di 74 anni ferito a un braccio e un giovane di 24 anni

Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Maggio 2015, 21:00