Morto per emorragia, il primario dell'ospedale:
"Tac guasta da mesi le mie denunce inascoltate"

Morto per emorragia, il primario: "Le mie denunce ​inascoltate"
Una Tac fuori uso da mesi, pazienti che vagano tra ospedali in fin di vita, infermieri che si picchiano tra di loro in corsia e reparti chiusi da tempo immemore, in attesa di ristrutturazioni. Nell’ospedale più grande dell’Asl Napoli 2 Nord, il Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, con una platea di riferimento di oltre 250mila persone e più di 200 posti-letto, accade tutto questo. Come denunciano i sindacati. Come scrivono i primari. Come lamentano i pazienti. L’inchiesta sulla morte di Gianluca Forestiere ha fatto scoppiare il caso della Tac a singhiozzo.


Da quasi tre mesi l’unica macchina per la tomografia assiale computerizzata, in dotazione per le emergenze e le attività diagnostiche ordinarie, è fuori uso. «Guasta a intermittenza», come messo nero su bianco per cinque volte dal primario della Radiologia Alfonso Ragozzino, che da ottobre ha inviato lettere, email con posta certificata e segnalazioni. E mentre i pazienti ogni giorno dovevano sfidare la sorte, sperando che il server ultratecnologico della Tac «made in Usa» funzionasse e non si interrompesse nel bel mezzo di un esame come una vecchia utilitaria, il primario indirizzava lettere a commissari aziendali che venivano nominati e poi rimossi.

In quegli stessi giorni, la Regione organizzava ispezioni nelle strutture ospedaliere di Pozzuoli chiedendo conto di cosa stesse accadendo a livello gestionale. Nessuno, però, pare si sia accorto del problema di una Tac che faceva le bizze. Da ottobre ad oggi si sono alternati alla guida della terza Asl più grande d’Italia tre commissari straordinari: Agnese Iovino, poi da metà novembre a metà dicembre Massimo La Catena fino all’attuale management commissariale guidato da Antonio D’Amore. Il primario di Radiologia, che sottolinea di «non voler assolutamente polemizzare con gli attuali vertici aziendali che anzi sono molto attenti alle segnalazioni che arrivano e subito hanno cercato soluzioni concrete» mostra le carte delle tantissime lettere inviate. Per settimane ha scritto, segnalato, denunciato. Nessuno gli ha risposto. Soprattutto tra ottobre e novembre, nei mesi in cui la politica regionale decideva la governance delle aziende sanitarie.

«Ho avvisato tutti che la nostra Tac aveva problemi – spiega Ragozzino – abbiamo informato anche la General Electrics, l’azienda statunitense produttrice, ma un loro tecnico arrivato dalla Francia ha notato che i guasti alla parte hardware erano sempre diversi e intermittenti». E non manca un particolare curioso: in cinque anni la Tac non si era mai guastata, ma appena scaduto il contratto e riscattata l’apparecchiatura sono iniziati i problemi. A volte è capitato anche che – malgrado l’estrema scrupolosità di Ragozzino e del suo staff – la Tac si sia bloccata subito dopo che al paziente era stato iniettato il liquido di contrasto. L’ultimo guasto, in ordine di tempo, c’è stato la mattina del 31 dicembre.

«Dagli Usa ci hanno detto che il caso della nostra Tac è finora unico – spiega Ragozzino – Per questo motivo hanno deciso di inviarci un nuovo cervellone interno». In una nota stampa diramata ieri pomeriggio, il commissario Asl Antonio d’Amore sottolinea che per la Tac di Pozzuoli era già stato programmato un consistente intervento di sostituzione di un’intera parte dell’hardware entro il 15 gennaio». Ma Pozzuoli, che nel piano ospedaliero regionale scampato alla spending review è indicato come «Lea» di terzo livello al pari di Cardarelli e Monaldi, ha anche un pronto soccorso in ristrutturazione che non aprirà prima della prossima primavera. Manca un triage territoriale che potrebbe fare da filtro tra utenza e centrale operativa del 118 per meglio indirizzare le ambulanze con medici a bordo. Come avviene per gli ospedali dell’Asl Napoli 1. L’inchiesta della procura di Napoli sulla morte di Forestiere e l’indagine interna aziendale dovrà accertare se tutto si sia svolto secondo i protocolli di legge.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Gennaio 2016, 09:15
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