I militari scavalcarono il cancello pedonale e trovarono socchiusa la porta d'ingresso all'abitazione. Appena entrati nella casa, al piano terra, notarono sulla sinistra un paio di pantofole bianche, un portavaso rovesciato e il sottovaso capovolto. In prossimità della scala che conduceva al piano superiore videro alcune chiazze di sangue, una delle quali particolarmente estesa. Notarono altre macchine ematiche sul telefono e sulla parete adiacente; un'altra estesa chiazza di sangue e una ciocca di capelli erano davanti alla scala che conduceva alla cantina.
La ragazza - secondo quanto emerso durante le indagini - era stata uccisa quel giorno poco dopo le 9.12, orario di disattivazione dell'allarme della casa. Era stata colpita violentemente con un oggetto (mai identificato) una prima volta alla base della scala diretta al primo piano, poi, probabilmente tramortita, trascinata e gettata lungo la scala per la cantina, lungo la quale sarebbe stata di nuovo violentemente colpita alla testa o avrebbe battuto il capo in corrispondenza del quarto gradino. Il decesso non fu immediato, ma la ragazza morì verosimilmente entro 30 minuti dalla prima aggressione.
Ultimo aggiornamento: Sabato 12 Dicembre 2015, 16:48
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