Garlasco, Andrea Sempio è innocente: ecco cosa scagiona l'indagato
Secondo quanto riporta Giallo il DNA trovato sotto le unghie non può essere attribuito a Sempio, ma se anche fosse il suo non rappresenterebbe una prova sufficiente a riaprire il caso, visto che era abituale frequentatore della casa della vittima e ne avrebbe più volte anche utilizzato il pc. «È opportuno evidenziare che il tempo, pressoché decennale, trascorso dalla data di commissione del reato, ha precluso la possibilità di svolgere la maggior parte delle attività investigative», ha detto il procuratore.
I sospetti da parte dei legali di Stasi erano nati, non solo dalle tracce di DNA, ma anche da alcuni atteggiamenti di Sempio che erano risultati sospetti, come le chiamate in casa Poggi poco prima del delitto pur sapendo che il fratello di Chiara, suo amico era in montagna. È stato proprio il fratello della vittima, Marco Poggi, a scagionare l'amico, dichiarando che fosse plausibile il fatto che lui non sapesse della sua vacanza in montagna.
I legali di Stasi però non si arrendono e annunciano un nuovo ricorso.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Aprile 2017, 17:42
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