Fausta Bonino, l'infermiera killer di Piombino
dopo una puntura disse: "Ora dormirai bene"
Marcella, la mia mamma, lo scorso agosto era ricoverata all’ospedale di Piombino - si legge su Giallo -. Aveva subito un intervento al cuore e uno all’anca, ma stava bene. Io andavo a trovarla ogni giorno, mattino e pomeriggio. Stavo sempre con lei. La sera del 9 agosto, intorno alle 19.20, ho visto un’infermiera avvicinarsi a lei con una siringa. Ho sentito chiaramente quella donna mentre diceva alla mia mamma: vedrai che ora dormi. Poi, l’ho vista mentre le iniettava qualcosa in vena, una sostanza bianca. Dopo un’ora, la mia mamma è morta".
Queste sono le sconvolgenti parole di Francesco Valli di Piombino, uno dei protagonisti della vicenda che sta sconvolgendo l'Italia e che sono state pubblicate in esclusiva su Giallo. Valli è il figlio di Marcella Ferri, una signora di 87 anni tra le tredici vittime dell'infermiera Fausta Bonino.
"Secondo gli inquirenti - si legge su Giallo -, la donna, sposata e madre di due figli e con problemi di dipendenza da alcol e psicofarmaci, avrebbe iniettato nelle vene delle sue vittime dosi massicce di eparina, un farmaco anticoagulante che se somministrato in dosi eccessive e quando non necessario, può rivelarsi letale. Fausta Bonino, che è nata a Savona, ma che lavora da 30 anni all’ospedale di Piombino, nega tutto. Ma intanto, dopo mesi di indagini, i carabinieri qualche giorno fa l’hanno arrestata all’aeroporto di Pisa mentre rientrava da un viaggio a Parigi con il marito e l’hanno portata nel carcere di Pisa. Le accuse per lei sono terribili: omicidio volontario con l’aggravante della crudeltà, abuso di potere e violazione dei doveri inerenti a un servizio pubblico. Cesarina Barghini, l’avvocato di Fausta Bonino, ha dichiarato: «Siamo davanti a un errore di persona. Fausta Bonino non è l’infermiera killer della corsia. Lo ha giurato sui suoi figli davanti al giudice che l’ha interrogata. Il serial killer, se c’è, è ancora in libertà». Gli inquirenti, per ora, sembrano non avere dubbi circa la sua colpevolezza. Ma le indagini proseguono a 360 gradi: non è escluso né che la macabra lista dei morti sospetti sia destinata ad allungarsi, né che altre persone, in ospedale, siano coinvolte in questi omicidi".
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Aprile 2016, 09:31
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