Fausta Bonino, l'infermiera killer di Piombino
dopo una puntura disse: "Ora dormirai bene"

Fausta Bonino, l'infermiera killer di Piombino dopo una puntura disse: "Ora dormirai bene"
Si chiama Fausta Bonino, ha 55 anni e per gli inquirenti sarebbe l'infermiera killer dell'ospedale di Piombino: secondo gli investigatori sarebbe una donna dipendente dall'alcol e dagli psicofarmaci. Secondo le indagini, avrebbe ucciso ben 13 pazienti ricoverati nel suo ospedale, con alcune dosi letali di eparina.
 


Marcella, la mia mamma, lo scorso agosto era ricoverata all’ospedale di Piombino - si legge su Giallo -. Aveva subito un intervento al cuore e uno all’anca, ma stava bene. Io andavo a trovarla ogni giorno, mattino e pomeriggio. Stavo sempre con lei. La sera del 9 agosto, intorno alle 19.20, ho visto un’infermiera avvicinarsi a lei con una siringa. Ho sentito chiaramente quella donna mentre diceva alla mia mamma: vedrai che ora dormi. Poi, l’ho vista mentre le iniettava qualcosa in vena, una sostanza bianca. Dopo un’ora, la mia mamma è morta".

Queste sono le sconvolgenti parole di Francesco Valli di Piombino, uno dei protagonisti della vicenda che sta sconvolgendo l'Italia e che sono state pubblicate in esclusiva su Giallo. Valli è il figlio di Marcella Ferri, una signora di 87 anni tra le tredici vittime dell'infermiera Fausta Bonino.

"Secondo gli inquirenti - si legge su Giallo -, la donna, sposata e madre di due figli e con problemi di dipendenza da alcol e psicofarmaci, avrebbe iniettato nelle vene delle sue vittime dosi massicce di eparina, un farmaco anticoagulante che se somministrato in dosi eccessive e quando non necessario, può rivelarsi letale. Fausta Bonino, che è nata a Savona, ma che lavora da 30 anni all’ospedale di Piombino, nega tutto. Ma intanto, dopo mesi di indagini, i carabinieri qualche giorno fa l’hanno arrestata all’aeroporto di Pisa mentre rientrava da un viaggio a Parigi con il marito e l’hanno portata nel carcere di Pisa. Le accuse per lei sono terribili: omicidio volontario con l’aggravante della crudeltà, abuso di potere e violazione dei doveri inerenti a un servizio pubblico. Cesarina Barghini, l’avvocato di Fausta Bonino, ha dichiarato: «Siamo davanti a un errore di persona. Fausta Bonino non è l’infermiera killer della corsia. Lo ha giurato sui suoi figli davanti al giudice che l’ha interrogata. Il serial killer, se c’è, è ancora in libertà». Gli inquirenti, per ora, sembrano non avere dubbi circa la sua colpevolezza. Ma le indagini proseguono a 360 gradi: non è escluso né che la macabra lista dei morti sospetti sia destinata ad allungarsi, né che altre persone, in ospedale, siano coinvolte in questi omicidi".
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Aprile 2016, 09:31
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