Falò di S. Giovanni, tra le fiamme un volto umano:
Leggo.it e le bufale su Facebook -Guarda

Falò di S. Giovanni, tra le fiamme un volto umano: Leggo.it e le bufale su Facebook
ROMA - Ecco un altro tentativo di screditare il lavoro dei giornalisti di Leggo e di Leggo.it.



La notizia sul "Falò di San Giovanni, tra le fiamme spunta un volto di un uomo: la foto fa il giro del web" pubblicata su Leggo.it e sul Mattino.it ha scatenato la reazione del web per una risposta fake comparsa su Facebook.



Thomas Scalera, direttore del sito vairanonews.it, ha accusato Leggo.it di aver copiato la notizia dal suo sito e di aver risposto alla sua segnalazione postata su Facebook in questo modo: "Ci dispiace vince la legge del più forte". Solo che Leggo - Il sito ufficiale, non solo non ha copiato la notizia da quel sito, ma su Facebook non ha mai risposto in quel tono, anzi. Scalera ha espresso la sua indignazione a un profilo fake di Leggo con 900 fan e non a quello ufficiale che di fan ne ha 497.000. Inutile dire che in questi casi serve attenzione e non pressapochismo visto che il caso è stato persino segnalato al presidente dell'ordine dei giornalisti e scambiato per vero. Gravemente danneggiata invece è l'immagine di Leggo, sito tra i primi in Italia e che vanta 9 milioni di contatti unici mensili, la cui bacheca su Facebook è stata sommersa di messaggi.



Nelle foto la risposta della pagina fake nata dal nulla su Facebook, e non certificata dal social network, e a fianco quella della redazione di Leggo.it, la cui pagina su Facebook, Leggo - Il sito ufficiale, è stata verificata e certificata dal social network.











L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELL'ORDINE DEI GIORNALISTI ENZO IACOPINO SU FACEBOOK



LEGGO.IT E LE TRAPPOLE DELLA RETE. Ho pubblicato un post, stamane, che riguarda un comportamento attribuito a Leggo.it

La testata ha riportato quella notizia, scritta - mi assicurano - da un collega della redazione di Caserta de Il Mattino (giornale che fa parte del gruppo Caltagirone, assieme a Messaggero, Gazzettino, Quotidiano di Lecce e Corriere adriatico).



Leggo.it ha ricevuto quell'articolo e lo ha ripreso, nell'ambito di una sinergia editoriale. Non ha fatto (né, francamente, doveva fare) indagini.

E questo lo abbiamo ora chiarito (ribadisco che il confronto tra le due notizie pubblicate da www.vairanonews.it e Leggo.it fa emergere chi per primo ha diffuso anche la stessa foto).



Quel che sorprende un matusa come me (e non dubito su quanto mi ha assicurato il capo redattore Guglielmo Nappi) è che la testata Leggo.it è COMPLETAMENTE ESTRANEA a quella arrogante risposta. Anzi, è stata anche recentemente vittima di un altro "scherzo" sgradevole, al quale avevano abboccato Le Iene che, citando come fonte Leggo.it, avevano dato la notizia dell'arresto per droga di un noto conduttore televisivo.



Solo che si trattava di una pagina fake. La stessa (forse) dell'arrogante risposta "vince la legge del più forte".



E pensare che proprio ieri, nella conferenza stampa con il presidente del Consiglio, facevo presente a Matteo Renzi che il web "non può diventare una giungla senza regole".
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 31 Dicembre 2014, 01:44
© RIPRODUZIONE RISERVATA