Expo al via, i black bloc seminano il panico:
auto e negozi in fiamme, caos a Milano -Foto

Furia black bloc: 11 agenti feriti, auto e negozi in fiamme
MILANO - Expo ha aperto ufficialmente i cancelli, alle 10 di questa mattina. Sono stati organizzati controlli subito alla stazione metropolitana di Rho-Expo, dove sono stati installati tornelli appositi.



Confermate le prime cifre di vendita dei biglietti: 10 milioni di tagliandi, di cui 5,5 milioni all'estero. Imponenti le misure di sicurezza sia nell'area del sito, sia nell'area di Milano.



Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha lasciato l'area dell'esposizione universale, dove si è intrattenuto a lungo dopo l'inaugurazione delle'evento di stamani. Renzi si è allontanato in auto accompagnato dalla moglie e dalla figlia e non ha rilasciato dichiarazioni ai cronisti.



MILANESI SUBITO A RIPULIRE Hanno già iniziato a ripulire e sistemare da soli, diversi titolari e dipendenti di bar e negozi danneggiati dall'azione dei black bloc. In zona Cadorna, in particolare, sui marciapiedi - con guanti e scope - stanno raccogliendo vetri e spazzatura, riposizionando i cestini dei rifiuti. Mezzi dell'Amsa, l'azienda per la raccolta dei rifiuti, sono subito intervenuti nelle zone dove ci sono stati i danneggiamenti e stanno già ripulendo le strade, rimuovendo ostacoli e togliendo le cose gettate in mezzo alla carreggiata.



BAGNO DI FOLLA PER RENZI Bagno di folla per il presidente del Consiglio Matteo Renzi, accolto dagli applausi delle persone all' ingresso del Padiglione Italia di Expo. Il premier ha raggiunto il Padiglione camminando per un tratto con sua figlia in braccio, accompagnato dalla moglie. Durante il percorso si è fermato per scattare selfie con alcuni bambini e per stringere le mani ai visitatori e ai responsabili di Expo. Si è fermato a parlare, tra gli altri, con Marco Bonometti, il presidente dell'associazione industriale di Brescia e di Orgoglio Italia, il consorzio di imprese che ha realizzato l'Albero della Vita. «Mi ha detto di essere contento che siamo riusciti a finire l'Albero della Vita - ha spiegato Bonometti -, se non ci fosse stato non ci sarebbe stato neanche Expo».



BLACK BLOC ALL'ATTACCO Tafferugli in corso Magenta durante il corteo: un centinaio di black bloc ha lanciato pietre e bottiglie in corso Magenta contro gli agenti disposti in un cordone. Le forze dell'ordine hanno risposto con un lancio di lacrimogeni disperdendo il blocco che intanto sta spaccando vetrine con mazze simili a quelle sequestrate nei giorni scorsi.



AUTO IN FIAMME Ci sono anche macchine in fiamme in corso Magenta a Milano, dove è entrato in azione un gruppo di black bloc che sta devastando l'incrocio creando delle barricate con fioriere e cassonetti dell'immondizia.



Tre auto sono state date alle fiamme nel corso di un tafferuglio scoppiato tra i black bloc e le forze dell'ordine nel corso del corteo. I black bloc hanno iniziato una fitta sassaiola contro le forze dell'ordine in corso Magenta, nei pressi dell'incrocio con largo d'Ancona, quindi hanno spaccato i vetri delle auto e le hanno bruciate.



ANCHE UN NEGOZIO IN FIAMME Una grossa colonna di fumo nero si è alzata da un palazzo a Milano a causa probabilmente di una bomba carta lanciata all'interno di un negozio al piano terra.



Largo D'Ancona, il crocevia tra corso Magenta e via Carducci, nel centro di Milano, è praticamente isolato: auto sono in fiamme e due colonne di fumo nero salgono fin sopra i palazzi. Un barricata è in fiamme al centro di Corso Magenta. Parte del black bloc è stata dispersa, altri restano sul posto e lanciano oggetti contro le forze dell'ordine.



SCONTRI E PROTESTE In piazza Resistenza partigiana sono stati lanciati oggetti e petardi contro le forze dell'ordine schierate in tenuta antisommossa. La polizia sta utilizzando gli idranti per disperdere i manifestanti, che però non demordono. La tensione in piazza Resistenza partigiana è momentaneamente calata ma ricresce ogni volta che davanti all'incrocio che porta verso il centro sfilano gruppi di black bloc, le ali più dure del movimento no global che sono distribuite lungo tutto il corteo. Una colonna di persone continua: mentre la testa del corteo si trova in zona sant'Ambrogio, la coda è ancora in corso di Porta Ticinese, a poche decine di metri da dove è partito il corteo. Al momento non si sono ripetuti tafferugli.



VETRINE IMBRATTATE Alcune vetrine di banche sono state imbrattate da un gruppo di antagonisti nel corso del corteo del Primo maggio che si sta svolgendo a Milano. Colpite le filiali in corso di Porta Ticinese e in via De Amicis; quest'ultima strada si trova all'incrocio con la cosiddetta 'zona rossa' protetta dai mezzi blindati della polizia. I contestatori hanno preparato dei grossi stencil con cui stanno tracciando dei simboli No Expo sulle vetrine degli istituti di credito.



ARRIVANO I VIP, OPERAI AL LAVORO Mentre iniziano ad arrivare i primi ospiti vip all'inaugurazione dell'Expouniversale di Milano, alcuni operai sono ancora al lavoro in un paio di padiglioni. Fra i primi ad arrivare Carla Fracci, Demetrio Albertini, il cardinale Gianfranco Ravasi, Giorgio Armani e il presidente del Coni Giovanni Malagò. Davanti al padiglione dell'Iran, dove sono accatastati alcuni materiali, gli operai sono impegnati a portare via gli ultimi detriti del cantiere.



LA PRIMA VISITATRICE E' DI COMO Arriva da Como la prima visitatrice che alle 10 ha varcato i tornelli dell'ingresso ovest dell'Expo. Si chiama Marilena Basciani ed ha acquistato il biglietto una settimana fa nella sua città. «Sono molto emozionata - ha detto - vengo da qui vicino e sono molto interessata vado subito a vedere il padiglione del Giappone».



SELFIE SOTTO LE INSEGNE Tutti in fila per i selfie sotto le insegne e le bandiere di Expo. Milano invasa, soprattutto nel centro, dai turisti, in stragrande maggioranza stranieri, nelle ore in cui la città festeggia l'apertura dell'evento universale. Ma anche nel giorno in cui i riflettori del mondo sono puntati su di lei, la città non rinuncia al suo stile di sobrietà. Clima gioioso sì, ma senza eccessi. Negozi aperti, ma come ormai capita ogni giorno di festa, in centro più che in periferia.



Nessuno si è inventato il gelato all'expo o il panino con il logo dell'evento. In una giornata nuvolosa e a tratti piovigginosa, gli stranieri si sono riversati tra Corso Vittorio Emanuele, Piazza Duomo, dove si smonta il palco dopo il concerto di ieri sera, via Dante. Fino a Largo Cairoli mettendosi in fila davanti all'Expo Gate,per acquistare i biglietti o ritirare quelli prenotati o per comprare qualche gadget legato all'evento. Tutti a farsi fotografare o farsi selfie sotto le bandiere di Expo, o in piedi sulle pedane con il logo dell'evento. Senza lasciarsi intimorire o spaventare dall'imponente presenza di forze dell'ordine, in tutto il centro. Non cala infatti il timore di eventuali derive violente delle manifestazioni in programma fino a stasera. Pochi invece i milanesi in giro. Chi l'aveva in programma non ha rinunciato al ponte del Primo Maggio ed è partito.



La città si è data tanto da fare per prepararsi e preparare l'evento e anche se non tutto è stato portato a termine in tempo (anche nel centro ci sono piccoli cantieri incompiuti, come un piccolo giardinetto in Foro Bonaparte), si respira un clima di soddisfazione. «Ho l'impressione che i milanesi abbiano deciso di prendersi un attimo di risposo oggi, tanto sanno di avere sei mesi di tempo per godersi l'evento - dice un commerciante di via della Spiga, dove campeggia un mega video di benvenuto - in questi giorni preferiscono lasciare Expo a turisti e stranieri».



QUESTURA, ALCUNI FERMATI Secondo quanto riferito dalla questura, nel corso degli scontri avvenuti durante il corteo No Expo, dei manifestanti che stavano lanciando molotov contro le forze dell'ordine o incendiando auto e danneggiando cose lungo la strada sono stati fermati. Al momento non è noto il numero delle persone portate in questura.



BLOCCO NERO SI DISPERDE, IN 200 VERSO PIAZZALE LOTTO La stragrande maggioranza degli attivisti per il corteo No expo vestiti di nero, che hanno provocato gli scontri in città, si sono ormai dispersi dopo essersi cambiati d'abito. Gli ultimi manifestanti sono fermi tra piazza Buonarroti e piazzale Lotto: si tratta di circa 200 giovani appartenenti a varie anime della contestazione. La polizia li ha praticamente chiusi e costretti in direzione della metropolitana che si trova in piazzale Lotto.



SALVINI: "SCONTRI ANNUNCIATI ORA ALFANO SI DIMETTA" «Quello che è successo a Milano era altamente preannunciato e Alfano si dovrebbe dimettere. Mi auguro che qualche centinaio di balordi passi qualche settimana a San Vittore». Lo ha detto il leader della Lega Nord Matteo Salvini, a Marina di Pisa. «Da milanese e italiano faccio il tifo per Expo - ha aggiunto - ma per ora è solo una vetrina per i ministri che sono lì spaparanzati, mentre all'estero va l'immagine di una città devastata e saccheggiata da teppisti. Vorrei sapere chi paga i danni».



QUESTORE MILANO, "HANNO TENTATO DI SVIARCI" «Gli scontri che sono stati provocati intorno alla zona di Cadorna erano dei tentativi di sviarci. I manifestanti violenti volevano che li inseguissimo lasciando sguarniti i presidi che impedivano loro di dirigersi verso il centro». Lo ha detto all'ANSA il questore di Milano Luigi Savina che ha coordinato personalmente tutte le operazioni. «All'altezza di corso Magenta-largo d'Ancona - ha spiegato il questore - un gruppo consistente di manifestanti anarchici travisati ha lanciato in direzione anche delle forze dell'ordine molotov e incendiato numerose auto. Lo scopo dei manifestanti violenti era di distrarre le forze dell' ordine per consentire una deviazione del corteo verso le vie del centro al fine di favorire lo scontro con le stesse. Il gruppo di manifestanti violenti é stato isolato grazie ai contingenti di forza pubblica dal resto del corteo nei pressi di via Caradosso. Ci sono alcuni fermati che comunicheremo a breve».



QUESTURA, 11 FERITI TRA LE FORZE DELL'ORDINE La Questura di Milano ha comunicato che sono 11 gli uomini delle forze dell'ordine feriti nel corso dei tafferugli scoppiati durante il corteo del 1 maggio a Milano. Sette carabinieri hanno riportato ferite mentre 4 agenti sono rimasti contusi. Al momento, hanno precisato, non si registrano feriti tra i manifestanti.



MATTARELLA, "FERMA CONDANNA VIOLENZA, PUNIRE I TEPPISTI" Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si legge in una nota - ha espresso la sua «ferma condanna della violenza teppistica» avvenuta nel corso della manifestazione di protesta a Milano. Violenza «tanto più esecrabile - ha detto il Capo dello Stato - in quanto rivolta contro un evento che ha come obiettivo la nutrizione del pianeta, la lotta alla fame e alla denutrizione e un ordine mondiale fondato su una maggiore equità tra Paesi ricchi e Paesi in via di sviluppo». Mattarella ha espresso «la sua piena solidarietà ai cittadini di Milano, vittime di pesanti danneggiamenti, e alle forze dell'ordine che hanno fronteggiato i violenti con responsabilità e grande senso del dovere». Dal Presidente della Repubblica sono arrivati anche «gli auguri di piena e rapida guarigione per gli agenti rimasti feriti» e l'auspicio che «i responsabili delle violenze siano assicurati al più presto alla giustizia».



PALAZZO CHIGI, "VIGLIACCHI E VIOLENTI NON INSULTERANNO EXPO" «Il volto autentico di Milano è quello, positivo nobile e bello, dell'apertura dell'Expo al mondo e al futuro. Il messaggio di lavoro, orgoglio e valori che viene da Expo non può essere e non sarà insultato dai violenti e da questi vigliacchi incappucciati». Lo afferma una nota di Palazzo Chigi sugli scontri di Milano. «Il volto autentico di Milano non è quello dei vandali che hanno impegnato le forze dell'ordine, cui va il ringraziamento del governo», prosegue la nota di Palazzo Chigi. «Il volto autentico sono i bambini che cantano l'inno e i milanesi che stanno già rimettendo ordine in città».



PISAPIA, "RIPULIREMO SUBITO LA CITTÀ" Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia assicura che «fin d'ora, mobiliteremo tutte le forze per ripulire e sistemare al più presto le zone coinvolte» dai disordini avvenuti durante la manifestazione di oggi. Il sindaco, inoltre, invita «tutti i cittadini a dare un segnale di civiltà e democrazia, collaborando con noi per riparare i danni provocati da soggetti che possono essere definiti solo idioti, oltre che criminali». «Faremo di tutto - conclude - perché i responsabili di fatti gravissimi e inaccettabili vengano individuati e risarciscano i danni morali e materiali».



200 MILA PERSONE PER IL PRIMO GIORNO Nonostante la pioggia, sono stati 200 mila i visitatori del primo giorno di Expo. E per tutti il commento è stato unanime: «che meraviglia!». Mentre alcuni operai ancora si affannavano per portare a termine alcuni padiglioni, Expo ha aperto i battenti nel segno della festa, tra vip e politici. Presenti, oltre ai politici previsti, molti i vip: Carla Fracci, Lapo Elkann, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il cardinal Gianfranco Ravasi, l'ex vicepresidente della Figc, Demetrio Albertini.



QUESTURA, "LANCIATI 400 LACRIMOGENI" Durante i disordini avvenuti a Milano durante il corteo No Expo sono stati lanciati ben 400 lacrimogeni. Il dato è stato fornito dalla Questura. I lacrimogeni sono stati sparati in tutte le occasioni di tafferugli per cercare di limitare le cariche e i corpo a corpo. Il grande quantitativo di gas irritanti e dei fumi delle auto bruciate nell'aria, hanno convinto molti manifestanti a non proseguire il corteo lungo il normale percorso.



10 MANIFESTANTI ACCOMPAGNATI IN QUESTURA Sono dieci i manifestanti accompagnati in questura dopo i violenti tafferugli avvenuti a Milano. Tra questi si sta valutando la posizione di sei persone, tutte italiane. Durante la manifestazione sono state date alle fiamme diverse automobili, spaccate le vetrine di banche e negozi e imbrattati i muri delle vie del centro.



ALFANO, "GRAZIE A FORZE ORDINE, EVITATO IL PEGGIO" «Un grande grazie alle forze dell'ordine e a tutto il sistema della sicurezza milanese: dal prefetto al questore e a tutti quelli che hanno cooperato. Hanno evitato il peggio con intelligenza e fermezza». Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano. «La tattica di ordine pubblico adottata a Milano - ha spiegato il ministro - ha infatti evitato il peggio. La giornata inaugurale di Expo non è stata macchiata dal sangue né dei manifestanti ne' delle Forze dell'Ordine. Il lavoro delle forze dell'ordine non è finito: stasera difendiamo la Scala». «Abbiamo fermato molti delinquenti preventivamente e altri ancora oggi pomeriggio: adesso massima durezza contro questi farabutti col cappuccio. Nessuno si sogni di liberarli subito». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, commentando gli scontri della manifestazione no Expo di Milano.



SCALA BLINDATA, RAFFORZATO CORDONE SICUREZZA La zona intorno alla Scala è completamente blindata. Polizia e carabinieri hanno rafforzato i cordoni di sicurezza. Tutte le vie di accesso sono bloccate dai blindati delle forze dell'ordine. È arrivato anche un mezzo dei vigili del fuoco.



TUTTO RIENTRATO È rientrato quello che sembra sia stato in realtà un falso allarme. Si era infatti diffusa la voce secondo cui un centinaio di persone si stava avvicinando al Teatro alla Scala, dove è in corso la rappresentazione di Turandot. Anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia è tornato in teatro, dove ha dichiarato che la festa dell'Expo è stata in parte «rovinata da delinquenti idioti»



ALMENO 5 GLI ARRESTI IN FLAGRANZA Sono almeno 5 gli arresti in flagranza eseguiti dalla forze dell'ordine nel corso degli incidenti accaduti nel pomeriggio durante la manifestazione No Expo. Sono parecchie altre (almeno un'altra decina) le posizioni al vaglio degli inquirenti mentre le indagini proseguono per identificare altri partecipanti ai disordini. Alcune delle persone arrestate sono indagate anche per lesioni, getto pericoloso di cose e oltraggio. Si tratta di due donne di 33 e 42 anni e tre uomini di 32, 33 e 27 anni.



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+++++EXPO HA APERTO I CANCELLI+++++Alle 10 ha preso il via l'esposizione universale di Milano.Già migliaia i... Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Venerdì 1 maggio 2015




Ultimo aggiornamento: Sabato 2 Maggio 2015, 09:39