Equitalia non perdona: cartella da 0,02 centesimi per un ritardo

Equitalia non perdona: cartella da 0,02 centesimi per un ritardo

di Cristina Antonutti
PORDENONE - A Sergio Gerin, l’avvocato pordenonese abituato a combattere le battaglie dei risparmiatori traditi dalle banche, Equitalia ha notificato una cartella esattoriale di 0,02 centesimi per interessi di mora. «Non ci posso credere, è una follia», tuona. La somma è legata a un pagamento che probabilmente è stato fatto in ritardo, perchè nel documento, alla voce debito residuo, c’è uno zero.
La notifica è del 2003, ma il legale l’ha scoperta soltanto nei giorni scorsi, facendo accertamenti su una vicenda di ordinaria burocrazia che investe l’Agenzia delle entrate. Nel 2011 aveva chiesto un piano di rateizzazione dell’Iva in quattro anni. Al primo versamento l’impiegato della banca sbaglia il codice di invio. Le conseguenze? A ogni successivo pagamento risultava che il contribuente era in ritardo di tre mesi. Questo ha comportato la contestazione di una sanzione di 600 euro. «Pensavo che tutto si fosse risolto ottenendo lo sgravio dall’Agenzia delle entrate - spiega Gerin - Ma ogni anno mi arrivavano 600 euro di sanzione. Per quattro anni ho dovuto pagare e poi fare lo sgravio». Tutto sistemato? No. Lo scorso luglio al legale è arrivata una sanzione cumulativa di oltre 2.300 euro per l’errore che continuava perpetuarsi a ogni pagamento. «Il mio commercialista - spiega Gerin - una volta scoperto che l’errore era stato della banca, aveva chiesto all’Agenzia delle entrate di correggere la mia posizione. Ma gli è stato risposto che il “sistema” non lo permetteva».
E così per quattro anni si è andati avanti con sanzioni che poi dovevano essere cancellate. Nei giorni scorsi la sorpresa della cartella da 0,02 centesimi. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Febbraio 2017, 15:17
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