Emanuele ucciso per 2 euro. I fermati si vantavano: "L'abbiamo massacrato"
La lite sarebbe iniziata, come testimonia al CorSera la barista del Mirò, Agnese Mannino, quando Emanuele si trovava al bancone con Ketty, la fidanzata. A un certo punto è arrivato anche un ragazzo che insisteva per avere un cocktail a soli due euro: «Con quei soldi gli abbiamo detto che avremmo potuto dargli al massimo una lemon soda, lui era visibilmente alterato e diceva di aver già speso cento euro, così abbiamo deciso di dargli un cocktail molto diluito».
Ad un certo punto questo giovane, che i testimoni sostengono essere Mimmo Paniccia, detto "l'Albanese", avrebbe iniziato a strattonare Emanuele. Qui interviene la testimonianza di Ketty: «Emanuele l'ha spinto e allontanato, poi è arrivato un buttafuori amico dell'Albanese che l'ha preso a calci e pugni. Quando sembrava che li stesse dividendo, ha chiamato altri tre buttafuori e hanno iniziato a pestarlo».
Mentre domani sarà svolta l'autopsia sul corpo di Emanuele, i carabinieri stanno raccogliendo diverse testimonianze dei giovani presenti nel locale al momento del massacro. Mario Castagnacci e Paolo Palmisani, i due giovani fermati dopo essere fuggiti da alcuni parenti a Roma, si sarebbero vantati così dell'omicidio: «Abbiamo massacrato uno di Alatri».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Marzo 2017, 13:11
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