Emanuele, lacrime e abbracci a camera ardente. "Vogliamo giustizia"

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Decine di persone, tra parenti e amici, stanno arrivando alla camera mortuaria del policlinico di Tor Vergata a Roma per l'ultimo saluto a Emanuele Morganti, il ragazzo di 20 anni morto dopo essere stato pestato fuori da un locale ad Alatri, in provincia di Frosinone. Lacrime e abbracci tra i numerosi amici del ragazzo all'arrivo nell'ospedale della Capitale.

«È inspiegabile - racconta un amico di infanzia di Emanuele - quella sera purtroppo non c'ero, ma è stato toccato il fondo. È una tragedia enorme». Da pochi minuti sono arrivati anche i genitori del ragazzo, circondati dall'affetto di parenti e amici. «Non ci sono parole», ripetono in molti nel piazzale davanti l'ingresso dell'obitorio.
 

«È una tragedia enorme, una storia inspiegabile. Vogliamo giustizia, è il minimo che possiamo chiedere». A parlare, con un filo di voce, è uno zio del ragazzo. «Non è vero che conosceva i due fermati - prosegue l'uomo - sono convinto che hanno preso il primo che capita». 
Ultimo aggiornamento: Sabato 1 Aprile 2017, 14:16
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