La famiglia rifiutò la chemio, il caso
in procura: genitori possibili indagati

Famiglia rifiutò chemio. I genitori possibili indagati dalla procura
PADOVA - La Procura di Padova sta ancora valutando se aprire o meno un fascicolo sul caso di Eleonora Bottaro, la 18enne stroncata dalla leucemia dopo aver rifiutato la chemioterapia.

Del caso, fanno sapere oggi fonti del Palazzo di giustizia, si sta occupando il procuratore capo Matteo Stuccilli. Studentessa dell'istituto agrario, Eleonora era stata colpita dalla malattia all'inizio di quest'anno. I medici avevano consigliato cicli di chemioterapia, ma i genitori si erano rifiutati e avevano firmato le dimissioni dall'ospedale della figlia, all'epoca minorenne.

 
 

L'Usl aveva segnalato il caso al Tribunale dei minori, che aveva decretato la decadenza della patria potestà genitoriale, affidando la giovane alla tutela di un medico. La famiglia si era opposta anche alla decisione dei giudici, e, con il supporto di un avvocato, aveva proseguito sulla strada alternativa a base di cortisone e, nelle ultime settimane, di dosi di vitamina C. Trattamenti che non hanno evitato la morte della giovane. Eleonora nel marzo scorso aveva fatto giungere in tribunale una lettera a sua firma, rilevando che sulla base delle sue conoscenze «sono più i morti dopo la chemioterapia rispetto a quanti al giorno d'oggi sono ancora in vita». A sostegno della sua tesi, erano state raccolte dagli amici della famiglia Bottaro 200 firme portate in Tribunale per consentire alla giovane di curarsi come credeva. 

«I genitori hanno rispettato in ogni modo e forma la volontà di Eleonora. Volontà espressa ripetutamente davanti a me e al collega Roberto Mastallia, uno dei più grossi esperti di diritti sanitario d'Italia. Se la Procura dovesse decidere di aprire fascicoli sulla vicenda siamo pronti, ma non ne capirei la ragione sinceramente». Così Gian Mario Balduin, legale della famiglia Bottaro. «Si è trattata di una scelta libera e determinata - ha continuato - ne abbiamo discusso a lungo con i genitori e con Eleonora, che sempre si è dimostrata matura, molto più della sua età, serena e determinata.
Aveva una volontà di vivere incredibile ma era estremamente determinata in questa sua scelta e niente e nessuno avrebbe potuto farle cambiare idea. I genitori, da parte loro, non hanno fatto altro che lottare per rispettare la sua volonta". 

Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Settembre 2016, 13:19
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