Sinistra avanti, male la destra. Alle comunali l'affluenza crolla al 54,6%

Sinistra avanti, male la destra. Alle comunali l'affluenza crolla al 54,6%

di Alessandra Severini

Il centrodestra esce con le ossa rotte dal primo turno delle amministrative. Il centrosinistra conquista Milano, Napoli e Bologna ed è in vantaggio a Torino. A Roma, la partita è aperta ma Michetti, pur in vantaggio, dovrà affrontare un difficile ballottaggio con Gualtieri. Il Pd, che risulta il partito più votato in molte grandi città (ma non a Roma), esulta e si propone come soggetto forte nel governo e anche nell'alleanza con i 5 stelle che a Napoli ha fatto volare Gaetano Manfredi. «Una grande vittoria del Pd e del centrosinistra che rafforza l'Italia e il governo: siamo tornati in sintonia con il Paese», esulta il segretario dem Enrico Letta. E proprio sull'alleanza progressista intendono investire i 5 stelle a guida Giuseppe Conte, consapevoli che il tempo dei vaffa è finito, come dimostrano i deboli risultati ottenuti nelle grandi città dove hanno governato (10% a Roma e sotto il 9% a Torino).


Ma è il centrodestra, che già in campagna elettorale era apparso sfilacciato, a uscire davvero perdente e pronto al redde rationem. A consolare c'è il dato di Trieste (Dipiazza è avanti ma sarà ballottaggio) e delle regionali in Calabria dove Occhiuto diventa presidente. Ma a parte qualche successo in città più piccole, le buone notizie finiscono qui. Alle suppletive a Siena vince di netto Enrico Letta, mentre nel collegio di Roma-Primavalle si afferma il candidato del Pd Andrea Casu sul candidato del centrodestra Pasquale Calzetta.
L'exploit di Fratelli d'Italia, che nelle grandi città del Nord ha rosicchiato voti alla Lega, costringerà a rivedere gli equilibri nella coalizione dove anche Forza Italia rivendica di essere stata l'unica ad aver azzeccato i candidati (Calabria e Trieste).

Salvini fa autocritica, ammette che i candidati sono stati scelti «troppo tardi» e che il centrodestra deve essere «più compatto». Ma Giorgia Meloni già rivendica un ruolo di primo piano: «Un centrodestra a trazione FdI è molto competitivo».


A sorpresa il centrosinistra è in vantaggio a Torino, a Milano la vittoria di Sala al primo turno è storica e il distacco di oltre 20 punti dall'avversario Bernardo è stato al di sopra delle più rosee aspettative. Anche a Napoli il risultato di Manfredi è stato netto e la buona riuscita dell'alleanza giallorossa fa nascere qualche rimpianto sulle scelte fatte a Roma. Nella Capitale infatti la sfida rimane aperta, ma Virginia Raggi ottiene un risultato (20%) su cui quasi nessuno avrebbe scommesso. Fra 15 giorni peserà anche il risultato di Carlo Calenda (18,4%) e della sua lista, la più votata insieme a quella di Fratelli d'Italia. Un tesoretto di voti che non automaticamente verrà portato in dote all'ex collega di partito Gualtieri. C'è però un dato su cui tutte le forze politiche dovrebbero riflettere, quello sull'affluenza. In media al 54,6% ma molto più bassa nelle grandi città. A Milano (47,6%) Torino (48,06%) e a Bologna (51,1%) è stata registrata l'affluenza più bassa di sempre. Anche a Roma (48,8%) e a Napoli (47,1%) meno di un elettore su due è andato alle urne.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Ottobre 2021, 08:04
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