Disoccupati e senza casa, l'appello al Papa:
"Un calvario senza fine, ci aiuti"

Disoccupati e senza casa, l'appello al Papa: "Un calvario senza fine, ci aiuti"

di Giulio Sferragatta
CASERTA - Sfrattati, senza un lavoro e una salute sempre più precaria. Hanno fatto appello alle istituzioni, ma - costretti a vivere all'interno della stazione ferroviaria - non hanno finora ricevuto una casa popolare perché, da un accertamento effettuato, gli immobili di proprietà comunale risulterebbero, al momento, tutti occupati, in parte anche abusivamente. Stanchi e provati dalla situazione, i coniugi Domenico Merola, 48 anni, e Palma Errico, 46 anni, costretti ad abbandonare - per morosità - la propria abitazione in via Santa Maria dei Franchi, hanno scritto anche al Papa e confidano in un aiuto da parte dalla Santa Sede. «Non percependo né stipendi e né pensioni - ha scritto Palma nella missiva - siamo stati sfrattati e quindi dal sette aprile viviamo, durante il giorno, nella stazione di Capua». «Chiediamo a Sua Santità di aiutarci», la forte e disperata richiesta formulata al Papa dai coniugi capuani.




Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Gennaio 2015, 11:17