Disabile picchiato in discoteca a Olbia, arrestato l'aggressore: è un 27enne -Video

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Aveva selvaggiamente picchiato un disabile nei parcheggi di una discoteca di San Teodoro. L'aggressione, avvenuta il 10 luglio scorso, era stata filmata con uno smartphone e il video choc nel giro di poche ore ha fatto il giro del web.



Svolta nelle indagini sull'aggressione a Luca Isoni, il 37enne disabile di Olbia picchiato da un amico, senza una apparente ragione, davanti a una discoteca di San Teodoro, mentre altri giovani filmavano la scena, poi finita sul web. I carabinieri della Compagnia di Siniscola hanno arrestato il presunto aggressore. In manette su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Nuoro è finito Bachisio Angius, di 27 anni, di Sassari, già conosciuto dalle forze dell'ordine per precedenti reati dello stesso tipo.


«Avremmo voluto depositare dichiarazioni spontanee, ma ci aspettavamo un provvedimento cautelare. Ora chiederemo degli accertamenti perché il mio assistito deve rispondere di ciò che ha realmente fatto». A parlare è Enrico Cossu, l'avvocato di Bachisio Angelo Angius, di 27 anni, di Sassari, accusato di aver aggredito Luca Isoni, il 37enne disabile di Olbia, davanti a una discoteca di San Teodoro, mentre altri giovani filmavano la scena poi finita sul web. Questa mattina il 27enne è stato arrestato a Sassari dai carabinieri della Compagnia di Siniscola che in mattinata illustreranno i dettagli dell'operazione in una conferenza stampa nel Comando provinciale di Nuoro. «Depositeremo, pertanto, memorie ed il video completo che racconta tutta la storia di quella serata», aggiunge il legale che ha quindi raggiunto i familiari di Bachisio Angelo Angius.

«Siamo soddisfatti del lavoro svolto dalla Procura e attendiamo che vengano chiariti tutti gli aspetti di questa triste vicenda», ha spiegato Nicola Di Benedetto, il legale di Luca Isoni, il disabile aggredito davanti ad una discoteca di San Teodoro. «Sicuramente verranno chiariti tutti gli eventuali ruolo dei compartecipi di questa storia. Il filmato non era nelle disponibilità del mio assistito, ma noi ne siamo venuti a conoscenza dopo che questo è diventato virale sui social network.
Al momento, infatti, noi non sappiamo chi lo abbia girato e poi diffuso. Quel che è certo è che le immagini sino ad ora in nostro possesso sono inequivocabili. Qualora ce ne fossero delle altre, attendiamo di visionarle, perché io e i miei assistiti vogliamo sapere cosa sia successo quella sera», ha sottolineato l'avvocato Di Benedetto.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Luglio 2016, 12:28
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