Dire “Ti ammazzo” è reato di minacce: ecco cosa si rischia a seconda dei casi

Dire “Ti ammazzo” è reato di minacce: ecco cosa si rischia a seconda dei casi
Attenzione alle ultime modifiche normative sul reato di minacce: ecco tutto quello che c'è da sapere.

Dire a una persona 'Ti ammazzo', 'Ti devo ammazzare' o minacciarla di morte integra il reato. Tuttavia, il colpevole potrebbe non essere mai punito se il fatto non è stato già ripetuto in passato. Con una recente riforma, tutti i reati sanzionati con la pena pecuniaria o con la reclusione fino a 5 anni vengono automaticamente archiviati e non si procede più alla punizione del colpevole.

Come ricorda il portale 'LaLeggePerTutti.it', il reato di minaccia è punito con una multa fino a 1.032 euro. Se però la minaccia è grave, la pena prevede la reclusione fino a un anno. Si tratta quindi di un reato cui si applica tale nuovo trattamento di favore detto 'tenuità del fatto', anche se di competenza del giudice di Pace, come chiarito dalla Cassazione.

Principi che sono stati di recente oggetto di una sentenza del giudice di Pace di Afragola: in questo caso, l'imputato minacciava una persona usando l'espressione 'Ti devo ammazzare'.

Quando il giudice decide di applicare la tenuità del fatto archivia il procedimento salvo che il presunto colpevole voglia andare avanti per affermare la propria innocenza; se il procedimento viene archiviato non si applica la pena, ma la fedina penale del colpevole resta 'sporca'.

Non si può applicare la tenuità del fatto se l'indagato o imputato ha già commesso altri fatti che risultano simili per condotta, scopo od oggetto di offesa, se ha commesso un reato che riguarda comportamenti abituali, plurimi o reiterati (ad esempio lo stalking, per il quale il colpevole non potrà ottenere la non punibilità, neanche per una volta) o se è stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza.

Minacciare di morte una persona e arrivare a darle uno spintone possono rientrare nella 'particolare tenuità del fatto' se non hanno prodotto conseguenze gravie la parte lesa si è completamente disinteressata al procedimento penale.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Novembre 2016, 13:45
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