La dieta ai tempi della crisi:
le famiglie tagliano su carne e pesce

La dieta ai tempi della crisi: le famiglie tagliano su carne e pesce
MILANO - ​Carne e pesce 'cenerentolà sulle tavole europee in tempo di crisi. Circa 7 famiglie su 10 hanno ridotto i consumi di proteine e la situazione italiana è fra quelle più critiche. È quanto emerge da un'indagine condotta da Swg, su un campione di 2 mila persone rappresentativo della popolazione nazionale di Italia, Germania, Francia e Regno Unito, commissionata dal Movimento Enough dell'azienda Elanco e presentata oggi a Milano. Il 50% circa degli intervistati ammette di non seguire una dieta equilibrata.

In particolare, tra gli alimenti più spesso assenti o consumati meno di una volta a settimana spiccano le carni (specie di vitello e di manzo, seguite da quella di maiale) e il pesce. «Una carenza non legata solo a scelte e preferenze individuali, ma dettata soprattutto da ragioni economiche - precisa Maurizio Pessato, presidente di Swg - Le criticità maggiori si osservano in Italia e Francia: in Italia, dove la crisi economica è stata più forte, la percezione è che si siano ridotti tutti i consumi di carne, con un picco sulle carni di vitello (l'ha tagliata il 79%, mentre in Francia il 62%) e di manzo (78% in Italia e 68% in Francia)».



in tutte le nazioni coinvolte nella rilevazione, la maggior parte degli intervistati ritiene che i consumi alimentari siano profondamente cambiati: dal carrello si sfilano in particolare i cibi più costosi, ma in generale il 49% ritiene di consumare troppo poco pesce, il 37% poca frutta e verdura, il 22% poca carne e il 12% poca pasta o poco riso.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Aprile 2015, 17:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA