"Manuela un burattino nelle mani dei Sorgato. E Debora la minacciò"

"Manuela un burattino nelle mani dei Sorgato. E Debora la minacciò"
PADOVA - Si è svolta oggi, martedì 30 maggio, la quinta udienza del processo per il delitto di Isabella Noventa che vede sul banco degli imputati i fratelli Freddy e Debora Sorgato e la tabaccaia di Camponogara (Ve) Manuela Cacco. A prendere la parola è stato l'avvocato della idfesa Alessandro Menegazzo, che rappresenta la Cacco. Il legale ha sostenuto in aula che la tabaccaia era un pupazzo nelle mani dei due fratelli Sorgato. Entrambi la usavano. La sera del delitto Cacco non sapeva nulla. Non solo, secondo l'avvocato la donna, in carcere  a Verona, sarebbe stata minacciata più volte da Debora Sorgato attraverso terze persone.

Nel pomeriggio l'avvocato Menegazzo ha chiesto assoluzione per Manuela Cacco ribadendo che a sua assistita non sa dove si trovi il corpo di Isabella.

 
Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Maggio 2017, 22:41
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