Daniele Potenzoni, scomparso da 16 mesi. Una foto riaccende la speranza

Daniele Potenzoni, scomparso da 16 mesi. Una foto riaccende la speranza
La sua famiglia non ha più notizie da lui da un anno e quasi quattro mesi. Quel 10 giugno dello scorso anno Daniele Potenzoni, 37enne di Pontigliate, nel Milanese, affetto da autismo, scomparve nel nulla in metro a Roma mentre si stava recando all'udienza papale, accompagnato dai responsabili di una comunità che nella calca lo persero d'occhio.



Da allora la famiglia Potenzoni ha ricevuto diverse segnalazioni di avvistamento, tutte rivelatesi infondate. Di Daniele, non del tutto autosufficiente, non si sa più nulla. L'ultima speranza potrebbe arrivare da una foto pubblicata quasi per caso su Facebook: un uomo, calvo e molto somigliante a Daniele, che si dondola lungo le strutture dei corrimano di un tram a Roma. Dopo averla scoperta su una pagina Facebook, un utente ha deciso di pubblicarla sul gruppo pubblico dedicato a Daniele: «Secondo voi potrebbe essere lui? Secondo la didascalia, la foto sarebbe stata scattata ai primi di settembre sul tram 8, a Roma».

Il papà di Daniele, Francesco, è speranzoso: «Io e mia moglie l'abbiamo vista a lungo, la foto è un po' sgranata ma potrebbe essere lui. Ci sono due elementi che ci convincono: al polso destro ha qualcosa di simile a un bracciale, potrebbe essere quello di ottone che gli aveva regalato la mamma. Ma anche quella dondolata, era il suo tratto distintivo, lo faceva spesso».



Il fratello Luca è invece più pessimista: «Non credo sia lui, somiglia molto di più ad un uomo che ci avevano indicato potesse essere Daniele, ma che poi abbiamo incontrato più volte a Roma, durante le ricerche». Sono diversi gli elementi che non tornano, in primis quello della struttura del tram: l'apertura dei finestrini è tipica dei mezzi più vecchi, quelli che servono altre linee e non la 8 che collega il quartiere Gianicolense con piazza Venezia. Per questo motivo papà Franco lancia un appello: «Nella foto, in primo piano, compare una donna seduta. La preghiamo di farsi viva e fornirci tutte le informazioni possibili, d'altronde un adulto che si comporta come un bambino è qualcosa di strano, che resta impresso nella mente».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Settembre 2016, 11:44
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