Cyberbullismo, ecco la legge: i social dovranno rimuovere i post d'odio

Cyberbullismo, ecco la legge: i social dovranno rimuovere i post d'odio

di Valeria Arnaldi
Il testo sul contrasto al cyber bullismo è legge. La Camera lo ha approvato ieri all'unanimità: 432 voti favorevoli, una sola astensione. Ad essere punita dalle legge, sarà ogni forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d'identità, alterazione, manipolazione, acquisizione o trattamento illecito di dati personali realizzata per via telematica a danno di minori.

È la prima volta che l'ordinamento definisce fenomeno e reato. A questi, si aggiungono la diffusione dei contenuti on line, anche relativi a un familiare, tesi a isolare il minore con un attacco, la messa in ridicolo o un vero e proprio abuso. Gli under14 vittime di cyber bullismo, o i loro genitori, potranno chiedere ai gestori di siti internet o social media di oscurare o bloccare i contenuti diffusi in rete. Non solo. Qualora l'operazione non fosse effettuata entro 48 ore, l'interessato potrà rivolgersi al Garante della privacy che interverrà entro le successive 48 ore.

La difesa dal bullismo virtuale si combatte, in prima battuta, nella realtà della scuola. In ogni istituto, un docente sarà individuato come referente per le iniziative contro il cyberbullismo. I presidi, inoltre, dovranno informare subito le famiglie dei minori coinvolti. Ciò nei casi nei quali non si configuri reato. La legge prevede la misura dell'ammonimento del questore, in caso di mancata querela o denuncia contro il cyberbullo. Al Ministero dell'Istruzione il compito di predisporre linee di prevenzione e contrasto puntando sulla formazione del personale scolastico. Saranno organizzate iniziative nelle classi con il coinvolgimento di polizia postale e associazioni territoriali.

«I ragazzi hanno due vite oggi, una on line, una off line, è un dato di fatto - commenta Nicola Zupo, primo dirigente polizia di Stato, dirigente compartimento polizia postale e delle Telecomunicazioni del Lazio - Bene il riconoscimento del reato, sarebbe utile poter ricorrere ad attività di intercettazione».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Maggio 2017, 08:46