Donna trovata morta in casa, è giallo:
decesso per una emorragia

Donna trovata morta in casa, è giallo: ​decesso per una emorragia

di Gianni Quagliarella
CUPELLO - Ha fatto appena in tempo a chiedere aiuto ai familiari prima di accasciarsi priva di sensi in una casa di contrada Ributtini a Cupello.



E’ morta stroncata da una emorragia Paola Mancinelli, 36 anni da compiere la settimana prossima. I carabinieri della compagnia di Vasto, che indagano sul fatto, escludono una morte violenta, ma, prima di archiviare il caso attendono l’esito dell’autopsia che sarà eseguita su ordine della procura di Vasto. Si parte dall’accertamento della causa di quella copiosa, irreparabile perdita ematica: occorre chiarire se il decesso sia stato provocato da un malore o se, piuttosto, la donna abbia subìto percosse nei giorni scorsi.



IL COMPAGNO SPARITO - Paola viveva con il compagno, un uomo del Foggiano che la settimana scorsa, dicono i vicini, se n'è andato di casa. Senza più tornare. Il dramma è accaduto ieri attorno alle 16,30, quando i parenti della donna hanno allertato il 118: «Correte, una donna sta molto male». Da Vasto è partita subito un'ambulanza, ma una volta sul posto i medici non sono riusciti nel miracolo: Paola aveva già perso troppo sangue, inutili i tentativi, anche prolungati, di rianimazione. In contrada Ributtini, che nel frattempo si è riempita di curiosi e conoscenti, increduli e dispiaciuti, sono piombati i carabinieri, con il comandante la compagnia di Vasto, il maggiore Giancarlo Vitiello. Con lui il maggiore Sacco, comandante la compagnia di Chieti.



NESSUNA COLLUTTAZIONE - Nessun segno apparente di colluttazione, niente che possa far pensare all’azione violenta di qualcuno. Si sono trattenuti a lungo i carabinieri nella casa di Ributtini, ma una volta usciti parevano decisi: non si sarebbe trattato di omicidio. Dopo le 19 la salma della donna è stata trasportata da un veicolo dell’agenzia funebre Cordisco e Manzone di San Salvo all’obitorio dell’ospedale San Pio da Pietrelcina a Vasto, per essere sottoposto alla ricognizione cadaverica. Al lavoro i medici Francesco Parente e Riccardo Di Tanna. Da questo esame esterno si attendono le prime conferme alle ipotesi investigative dei carabinieri, anche se, verosimilmente, sarà come detto l’autopsia, già disposta dalla procura, a fare chiarezza definitiva sulle cause del decesso. Una vita difficile, quella di Paola, segnata dalla morte prematura della mamma e dalla droga, che ne aveva minato la salute. Resta solo un dubbio da spazzare via: aveva subìto percosse, la donna, qualche colpo pure violento in grado di provocare una qualche lesione interna? Lo diranno gli esami clinici.
Ultimo aggiornamento: Domenica 15 Novembre 2015, 10:22