Crisi, gli italiani in fuga sono il doppio degli
stranieri che arrivano. Londra la meta preferita

Crisi, gli italiani in fuga sono il doppio degli ​stranieri che arrivano. Londra la meta preferita

di Federica Gramegna
ROMA - Sono in viaggio verso il futuro, vivendo quasi in una fase da eterna partenza che, il più delle volte, sarà senza ritorno in patria. Oramai l'ondata migratoria 2.0 ha travolto tutti: giovani e famiglie, costretti a costruirsi una vita lontano dalle proprie radici.





La fotografia scattata dalla Fondazione Migrantes della Cei, nel IX Rapporto Italiani nel Mondo 2014, è impressionante. Quasi 95 mila italiani emigrati all'estero, nel 2013, e poco meno di 80 mila nel 2012. Un numero superiore a quello degli stranieri nel nostro Paese, escludendo gli arrivi clandestini. I lavoratori immigrati che sbarcano da noi, ogni anno, sono circa la metà, precisamente 43mila nel 2010. Dal 2012 al 2013, si sono registrate 15 mila partenze in più.



Le ragioni che spingono neo-laureati, famiglie e giovani coppie a lasciare l'Italia sono legate alla crisi economica e all'aumento della disoccupazione.

A partire sono soprattutto uomini, sia nel 2013 (56,3%) che nel 2012 (56,2%). La fascia di età più rappresentata va dai 18-34 anni (36,2%), a seguire quella dei 35-49 anni (26,8%). Gli italiani si dirigono, in particolare, verso il Regno Unito che con 12.933 nuovi iscritti all'Aire, all'inizio del 2014, è il primo Paese ad aver accolto i recenti migranti italiani con una crescita del 71,5% rispetto all'anno precedente. Tra le mete europee, spiccano poi Germania, Svizzera e Francia.



La mobilità si ha anche verso il Sud America. L'Argentina è il primo Paese di residenza per tutti gli italiani e questo ci riporta, inevitabilmente, ad un drammatico parallelismo con la grande stagione migratoria del nostro dopoguerra.



Sono 4.482.115 i connazionali iscritti all'Aire e si emigra di più dalle Regioni del Nord (in testa la Lombardia con 16.418 partenze) che da quelle del Centro-Sud. Un ritorno al passato dal quale, purtroppo, sembra non esserci una via di fuga al contrario.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Ottobre 2014, 09:32
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