Le indagini hanno permesso di evidenziare che l’aumento dei casi è stato causato da uno specifico ceppo di Listeria isolato, sino a oggi, in 13 pazienti, che hanno un’età media di 72 anni, 12 dei quali erano affetti da patologie o condizioni debilitanti o erano in terapia con farmaci che riducono la risposta immunitaria. Tra questi pazienti già debilitati si sono registrati, nei mesi scorsi, due decessi. Le indagini epidemiologiche e microbiologiche sin qui effettuate hanno indicato, per uno dei casi umani, come verosimile fonte dell’infezione, un alimento a base di carne, denominato coppa di testa, la cui produzione e distribuzione è stata subito bloccata in via precauzionale.
La Listeria è un batterio molto diffuso, tollerato negli alimenti entro i limiti previsti dalle norme europee, e la ricerca dell’alimento contaminato causa della malattia può essere complessa perché il tempo di insorgenza dei sintomi, nelle forme diffuse, può arrivare a 70–90 giorni dall’assunzione del cibo contaminato. La maggior parte dei soggetti adulti in buona salute, dopo il consumo di alimenti contaminati da Listeria, non presenta comunque alcun sintomo, oppure può manifestare sintomi simil influenzali o gastroenteriti. Il rischio di sviluppare una malattia grave (in particolare sepsi e meningiti) è più elevato solo per anziani e per persone affette da altre patologie che determinano la diminuzione delle difese immunitarie, o per uso di farmaci immunosoppressori. Nella donna in gravidanza l’infezione può causare aborto o sepsi neonatale.
Ma, osserva Tibaldi, «non bisogna creare allarmismi o demonizzare questo tipo di alimenti», tanto più che gli accertamenti sono nella fase iniziale. «La maggior parte dei soggetti adulti in buona salute dopo il consumo di alimenti contaminati da Listeria, non presenta alcun sintomo - aggiunge il dottor Giuliano Tagliavento, dirigente della Promozione e Prevenzione salute dell'Agenzia sanitaria -, o manifesta sintomi simili a quelli influenzali o gastroenteriti. Il rischio di sviluppare una malattia grave (sepsi e meningiti) è elevato solo nelle persone affette da altre patologie, che determinano la diminuzione delle difese immunitarie. Nelle donne in gravidanza
l'infezione può causare aborti o sepsi neonatali».
Il ministero della Salute ha pubblicato questo avviso sul suo sito istituzionale: «In relazione a casi di Listeriosi umana avvenuti nelle Regioni Marche e Umbria, causati dallo stesso ceppo di Listeria Monocytogenes riscontrata su un successivo campione di alimento sospetto, si avvisano i consumatori che il prodotto denominato Coppa di Testa, lotto n. 51209 con scadenza 09/01/2016, della
ditta Salumificio Monsano srl sito in via Toscana n.27, Monsano (AN) (CE IT 1523 L) è risultato contaminato. Le Autorità competenti della Regione Marche, dopo un sopralluogo effettuato presso la ditta Salumificio Monsano srl, hanno sospeso l'attività produttiva dello stabilimento e la vendita di tutte le tipologie di alimenti, in quanto Listeria monocytogenes è un germe che contamina l'ambiente e, pertanto, anche gli altri prodotti dello stesso stabilimento potrebbero essere a rischio. A scopo precauzionale, si avvisano i consumatori di non consumare tutte le tipologie di prodotti della ditta Salumificio Monsano srl di Monsano (AN) (CE IT 1523 L), via Toscana n. 27 eventualmente in loro possesso».
Ultimo aggiornamento: Domenica 7 Febbraio 2016, 11:16
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout