I consumi in Italia tornano a crescere
dopo 4 anni: boom per la grande distribuzione

I consumi in Italia tornano a crescere dopo 4 anni: boom per la grande distribuzione

di Valeria Arnaldi
Iniezione di fiducia per il mercato: l’Italia torna a spendere. Almeno un po’. Dopo quattro anni di dati rigorosamente - e più o meno abbondantemente - in calo, gli acquisti italiani tornano a registrate segnali positivi. Lievi ma comunque significativi. A registrare il trend sono le ultimi analisi Istat. Nel 2015, infatti, le vendite sono aumentate dello 0,7% rispetto all’anno precedente. Non un “balzo”, ma quanto basta per far crescere anche le speranze in una ripresa che non potrebbe non essere poi così lontana.

L’incremento riguarda sia i prodotti alimentari, protagonisti dell’aumento più consistente con +1,3%, sia quelli non alimentari, con +0,5%. A fare la parte del leone è la grande distribuzione, che registra +1,5%, schiacciando il ben più modesto +0,1% dei piccoli negozi. Certo, il risparmio rimane una priorità per gli italiani, a giudicare dai comparti di spesa.

Le variazioni più importanti interessano le vendite nei discount alimentari, che salgono addirittura del 3,4%, ossia quasi cinque volte più della media. Un dato che restituisce una fotografia dettagliata dell’Italia e delle sue nuove “abitudini” di spesa e alimentazione.

Salgono le vendite nei grandi esercizi specializzati, come Decathlon e Ikea. Anche qui la percentuale è interessante: +3,3%. Insomma, gli italiani spendono di nuovo. Lo dicono i “conti” e perfino le intenzioni. L’incremento a fine anno sarebbe potuto essere maggiore, ma a dicembre le vendite hanno risentito di una battuta d’arresto rispetto al mese precedente - tornando in calo seppure dello 0,1 - rimanendo comunque in crescita dello 0,6% rispetto al medesimo periodo del 2014.

Il quarto trimestre, in media, ha visto qualche “ristrettezza” in più, con una riduzione dello 0,2% rispetto al periodo precedente. Oscillazioni che il tempo giudicherà ma che, intanto, fanno ben sperare, restituendo il ritratto di un’Italia più fiduciosa. E forse, più serena.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Febbraio 2016, 08:41
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