Sarah, parla la mamma Concetta: "Le lacrime
di Sabrina? È disperata, è in carcere da anni"

Sarah, parla la mamma Concetta: "Le lacrime di Sabrina? È disperata, è in carcere da anni"
TARANTO - «Non hanno ceduto fino ad adesso, non so cosa accadrà. Vediamo come va a finire».



Lo ha detto Concetta Serrano, mamma di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana uccisa il 26 agosto 2010 a margine dell'udienza del processo d'appello, dedicata oggi alla discussione delle parti civili.



«Le lacrime di Sabrina? È disperata - ha aggiunto Concetta - perchè sono tanti anni che è là dentro ed è dura per lei».



LE PAROLE DELL'AVVOCATO «Per noi è stato un omicidio domestico. Loro, Sabrina e Cosima, non ci aiutano ma lanciamo un appello ad aiutarci processualmente perchè non può venire niente di nuovo». Lo ha affermato l'avv. Nicodemo Gentile, uno dei legali di parte civile nel processo d'appello per l'omicidio di Sarah Scazzi.



Il riferimento è a Sabrina Misseri e a sua madre Cosima Serrano, per le quali il sostituto procuratore generale Antonella Montanaro ha chiesto la conferma della condanna all'ergastolo. «L'unica cosa - ha aggiunto Gentile, che ha discusso per conto della famiglia Scazzi - è se loro hanno un moto coscienza, se veramente queste lacrime sciolgono questa durezza interiore e ci dicono quello che è successo veramente. Altrimenti saremo noi insieme alla procura e ai giudici a ricostruire quella verità, la verità processuale che le inchioda alle loro responsabilità, che ci sono e sono evidenti e non hanno fatto nulla per dimostrare il contrario».



"ZIO MICHELE E' BUONO" «Per la mia arringa degli imput li ho ricevuti direttamente dal procuratore generale che dice apertamente che Michele Misseri è una persona buona, una persona che non ha mai fatto del male a nessuno, una persona che è stata costretta a fare quello che ha fatto». Lo ha detto l'avv. Luca La Tanza, difensore di Michele Misseri, parlando con i giornalisti a margine del processo d'appello per l'omicidio di Sarah Scazzi.



La Tanza discute nel pomeriggio la posizione del contadino di Avetrana, zio di Sarah, per il quale il pm Antonella Montanaro ha chiesto la conferma della condanna a 8 anni di reclusione per soppressione di cadavere.



«Ci sono processualmente parlando le prove - ha aggiunto il legale - che dimostrano che Michele Misseri sin dal primo giorno avrebbe voluto far ritrovare il corpo della nipote. A parere di questa difesa la pena che è stata comminata è stata sicuramente elevata».



Quella di Michele Misseri è una posizione processuale anomala perché mentre il suo difensore giudica la pena inflitta in primo grado elevata, il contadino nelle varie interviste rilasciate agli organi di informazione dichiara di aver ucciso lui la nipote Sarah e che sua moglie e sua figlia Sabrina sono in carcere ingiustamente.
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Giugno 2015, 09:26
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