Bagnoregio, la Regione Lazio sospende
l'apertura della cava

Bagnoregio, la Regione Lazio sospende l'apertura della cava
Sembra proprio che il governatore Nicola Zingaretti e il sindaco di Lubriano, Giuseppe Pagliaccia, abbiamo cambiato idea a riguardo dell'apertura della nuova cava di basalto proprio nel Comune di Lubriano. Il coro di voci contrarie era talmente determinato che, qualche giorno fa, il 'Comitato contro la cava di Pietrara' aveva addirittura lanciato una petizione per far cambiare idea ai politici (ve ne abbiamo parlato in questo articolo).

E così è stato, in effetti.

La Regione Lazio, infatti, "con Determina del 10.05.2016 ha sospeso per 45 giorni l'autorizzazione dell'apertura di una nuova cava di basalto nel Comune di Lubriano, in provincia di Viterbo, al confine con il comune di Bagnoregio e con quello di Bolsena, a soli cinque chilometri da Civita di Bagnoregio e a tre dalla Valle dei Calanchi per le quali, proprio la Regione Lazio, ha sostenuto la procedura per renderle patrimonio Unesco".

Lo rende noto il Comitato Contro la Cava di Pietrara, che spiega di aver accolto la sospensione e le motivazioni addotte dalla Regione "con grande favore". E chiede ai sindaci di Lubriano e Bagnoregio "di pronunciarsi in modo netto contro l'apertura della cava". Mentre annuncia di aver acquisito "tutti gli atti autorizzativi" per sottoporli ad un "attento esame legale".

Il provvedimento della Regione Lazio, spiegano dal Comitato, si propone "di utilizzare tutti gli istituti procedimentali e le prerogative in capo all'Amministrazione" per valutare "che le attività estrattive di cui trattasi non possano porre in pregiudizio un obiettivo così importante come quello dell'inserimento di Civita di Bagnoregio nel patrimonio culturale dell'umanità". Da qui la richiesta del comitato ai ai sindaci di Lubriano, di Bagnoregio e di Bolsena, "di pronunciarsi in modo netto contro l'apertura della cava per sventare definitivamente questo scempio".

Il Comitato, sottolinea di aver sensibilizzato sulla vicenda il presidente di Unesco Italia Franco Bernabè, e sottolinea di aver acquisito "tutti gli atti dell'iter autorizzativo della cava (finora negatici dal Comune di Lubriano), dei quali ha avviato un attento esame legale per valutare come mai per una zona così pregiata e sottoposta a vincoli idrogelogici, molto rigidi in aree limitrofe, sia stato tanto semplice concedere i nulla osta".
Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Giugno 2016, 20:45
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