Mezza tonnella di pesce in cattivo stato
di conservazione: sequestrato deposito abusivo

Mezza tonnella di pesce in cattivo stato di conservazione: sequestrato deposito abusivo

di Giovanna Sorrentino
TORRE ANNUNZIATA. Oltre 400 chili di frutti di mare surgelati in cattivo stato di conservazione sono stati sequestrati nel corso della notte nel quadrilatero delle carceri, a poche centinaia di metri dalla Basilica della Madonna della Neve e da Palazzo Fienga, ex torre di guardia del clan Gionta. Erano nascosti in un frigorifero per gelati e su un banco per la conservazione, in un locale adibito a deposito abusivo di pesce. 50 chili di calamari, 300 di gamberi, 20 di pesce spada, 20 di capitone e 15 di rana pescatrice, che se non fossero finiti sotto sequestro, sarebbero andati dritti prima nei negozi ittici e poi sulle tavole dei cittadini di tutto il Vesuviano.
 


Ovviamente i prodotti erano privi delle etichette di tracciabilità. La scoperta è stata effettuata dalla Guardia Costiera di Torre Annunziata del comandante Valerio Massimo Acanfora, in seguito ad un blitz mirato a contrastare il fenomeno della vendita abusiva di pesce, che purtroppo in alcuni periodi dell'anno diventa più frequente. Sul posto sono giunti anche i veterinari dell'Asl Na3 Sud, che hanno dichiarato i frutti di mare in cattivo stato di conservazione. Così la Capitaneria di Porto, su disposizione del pubblico ministero della Procura di Torre Annunziata li ha sequestrati e distrutti in discarica. Un uomo di 52 anni, C.M, residente a Torre Annunziata, ritenuto dagli investigatori colui che utilizzava il magazzino, è stato denunciato a piede libero per detenzione di sostanze in cattivo stato di conservazione. 
 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Febbraio 2016, 14:05
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