Arrestato Pasquale Scotti, boss della camorra:
era latitante dall'84, si nascondeva in Brasile
di Giuseppe Crimaldi
Il superlatitante si nascondeva a Recife: ed è lì che gli uomini della Squadra mobile di Napoli, coordinati dai primi dirigenti Fausto Lamparelli e Lucio Vasaturo, lo hanno stanato.
La cattura è avvenuta un'ora fa - in Brasile ci sono sei ore di differenza per il fuso orario - da parte degli uomini dell'Interpol.
Il suo nome faceva parte dell'elenco dei dieci super-ricercati inseriti nella lista delle «primule rosse» stilato dal ministero dell'Interno. Scotti deve scontare diversi ergastoli per omicidio, estorsione e vari altri reati associativi. Iniziò la propria «carriera» criminale come killer: era uno degli uomini del commando di fuoco della Nco capeggiata da Raffaele Cutolo.
Nel tempo ne fece, di strada, fino a diventare un boss temuto e rispettato. Le indagini tese alla sua cattura non si erano mai interrotte. Ultimamente il fascicolo era coordinato dai sostituti della Direzione distrettuale antiimafia di Napoli Ida Teresi e Marco Del Gaudio. A incastrare Scotti, poco fa, è stata la comparazione delle impronte digitali.
Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Maggio 2015, 19:46